Chloracantha

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Chloracantha G.L.Nesom, D.R.Morgan, S.D.Sundb. & B.B.Simpson, 1991 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Boltoniinae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome del genere deriva da due parole greche: "cloros" (= verde), e "akantha" (= spina).[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dai botanici Guy L. Nesom (1945-), David R. Morgan, Scott D. Sundberg (1954-2004) e Beryl Brintnall Simpson (1942-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" ( Phytologia 70(5): 378) del 1991.[5]

Descrizione

Portamento. Le piante di questo gruppo sono degli subarbusti perenni glabri e glauchi.[6][7][8][9][10][4]

Fusto. La parte aerea è alta da 50 a 150 cm con radici rizomatose o stolonifere e fusti eretti con rami bruscamente ascendenti spesso spinosi.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato, sono sessili e facilmente decidue; la lamina, intera (o raramente con 1 - 2 paia di piccoli denti), ha delle forme oblanceolate.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in sciolte formazioni corimbose-panicolate. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con ampie forme da emisferiche a elicoidali, composto da 20 - 55 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte, con forme variabili da oblungo-ellittiche a lanceolate, con apici da rotondi a lanceolati, con margini ialini e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 4 - 5 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piano-convessa. Dimensione degli involucri: 4,5 - 7,5 x 5 - 6 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 10 a 33 per capolino, sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 20 a 70) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice la ligula è ellittico-lineare; la ligula può terminare con alcuni denti e a maturità si contorce; il colore è bianco;
    • fiori del disco: la forma è strettamente imbutiforme divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata; il colore è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][12]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma da acuta a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni, fusiformi-cilindrici, sono lateralmente compressi con 5 nervature laterali; la superficie è glabra; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare;
  • pappo: il pappo è formato da 1 - 2 serie di 30 - 60 setole fulve e barbate; le setole sono persistenti; esternamente alle serie di setole può essere presente una coroncina di setole/scaglie.[10]

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in America del Nord e America Centrale.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Chloracantha (insieme alla sottotribù Boltoniinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • l'habitus è sub-arbustivo;
  • i fusti sono lunghi da 50 a 250 cm e sono provviste di verdi spine;
  • le foglie sono presto decidue;
  • gli acheni hanno delle forme cilindriche e sono privi di ali;
  • il pappo è formato da setole.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[10]

Elenco delle specie

Questo genere ha 3 specie:[3]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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