Camchaya

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Camchaya Gagnep., 1920 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico François Gagnepain (1866-1952) nella pubblicazione " Notulae Systematicae. Herbier du Muséum de Paris. Phanérogramie. Paris" ( Notul. Syst. (Paris) 4: 14) del 1920.[3]

Descrizione

Infiorescenza
Camchaya thailandica

Le piante di questa voce hanno un habitus prevalentemente erbaceo con cicli biologici annuali. La superficie può essere ricoperta da peli semplici o a forma di "T" o globosi-ghiandolosi sessili.[4][5][6][7][8][9][10]

Le foglie lungo il fusto sono disposte normalmente in modo alterno e picciolate. La lamina è intera e in genere ha la forma da ovata a lanceolata con apici da acuti a acuminati e base attenuata nel picciolo. La consistenza è cartacea. I margini sono seghettati. La superficie è pubescente per peli e ghiandole. Le venature sono pennate.

Le infiorescenze (panicolate o corimbose) sono formate da pochi capolini omogami e discoidi, peduncolati terminali o ascellari. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro da campanulato a emisferico composto da 20 - 130 brattee disposte su 3 - 6 serie embricate che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro sono persistenti con una consistenza erbacea e forme da ovate a lanceolate con apici appuntiti e margini setolosi. Il ricettacolo, piatto e faveolato, è sprovvisto di pagliette (ricettacolo nudo).

I fiori, da 12 a 130 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: il colore delle corolle è porpora, viola o bianco. La superficie è pubescente-ghiandolosa. La forma in genere è tubulosa, slanciata e campanulata. I lobi sono 5 a forma triangolare o lineare-lanceolata.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le antere, sagittate e sprovviste di ghiandole, spesso hanno delle piccole code ottuse; le appendici apicali sono simili alle code. Il polline è esaporato (con 6 aperture), echinato (con punte) e "lophato" (la parte più esterna dell'esina è sollevata a forma di creste e depressioni)[13]; in altri casi possono essere presenti delle lacune in posizione polare.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e privo di nodi (o eventualmente con un anello basale) con un nettario allungato o tubolare. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli appuntiti.[14] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma variabile da obovata a oblungo-obovoidi e compressi, hanno 5 - 10 coste con la superficie sericea con ghiandole. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto (poco) e rafidi di tipo corto-romboidale; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il "carpopodio" (carpoforo) è assente. Il pappo, monoseriato, è formato da 10 corti decidui segmenti oppure è a forma di corona (può essere assente).

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle piante di questa voce è relativa all'Asia orientale (Tailandia, Laos, Cambogia, Vietnam e Cina).[2]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Linziinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Linziinae appartengono al subclade relativo all'Africa e Asia (con alcune eccezioni: Cuba e Australia).[19]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[20]

  • le brattee involucrali sono provviste di spicole ai margini;
  • le setole del pappo sono appiattite;
  • il polline è "lophato" e tricolporato e a volte non è echinato;
  • nel polline i tipi "lophati" hanno una organizzazione radialmente simmetrica con disposizione regolare.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Linziinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] La costituzione di questo gruppo è relativamente recente (2009); in precedenza tutti i generi della sottotribù erano descritti all'interno della sottotribù Centrapalinae.[7] Nell'ambito della tribù Linziinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza "basale" insieme alle sottotribù Erlangeinae e Gymnantheminae.[19]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Camchaya) sono:[7][10]

  • gli steli sono ricoperti da peli semplici o a forma di "T";
  • il pappo è formato da una corona di lobi o corti decidui segmenti;
  • gli acheni hanno delle forme obovate e sono privi di carpoforo;
  • il polline è esaporato.

La posizione di questo genere è controversa. Mentre la pubblicazione "Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae"[8] propone Camchaya all'interno della sottotribù Linziinae, un successivo studio sulle vernonie tailandesi propone (sebbene con alcune riserve) di descrivere il genere di questa voce all'interno della sottotribù Centrapalinae.[21]

Elenco delle specie

Questo genere ha 9 specie:[2] Template:Div col

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Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Iodocephalus Thorel ex Gagnep.
  • Thorelia Gagnep.
  • Thoreliella C.Y.Wu

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Camchaya Royal Botanic Gardens KEW - Database

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