Baccharoides
Baccharoides Moench., 1794 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Etimologia
Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Conrad Moench (1744-1805) nella pubblicazione " Methodus Plantas Horti Botanici et Agri Marburgensis" ( Methodus (Moench) 578) del 1794.[3]
Descrizione

Baccharoides adoensis
Le piante di questa voce hanno un habitus erbaceo con cicli biologici perenni o annuali; alcune specie sono suffruticose. I fusti sono eretti, robusti, ramificati superiormente e vistosamente canicolati. La superficie può essere ricoperta da peli semplici (a peduncolo corto o a cellula apicale eretta) ma anche da ghiandole.[4][5][6][7][8][9][10]
Le foglie lungo il fusto sono disposte normalmente in modo alterno e sono subsessili o brevemente picciolate. La lamina è intera e in genere la forma varia da lanceolata a ovato-lanceolata con apici acuti e base gradualmente rastremata. I bordi possono essere dentati. La consistenza è membranosa o cartacea. Le venature sono pennate.
Le infiorescenze sono corimbose formate da diversi capolini peduncolati, oppure formate da capolini solitari in posizione terminale o laterale. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo (solido o fistoloso) sorregge un involucro da emisferico a campanulato composto da 25 - 100 brattee disposte su 3 - 8 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro sono persistenti a forma lineare con margini dentati e apici allargati; la superficie è densamente pubescente e ghiandolare; la consistenza può essere fogliosa. Il ricettacolo, piatto e alveolato, è sprovvisto di pagliette. Dimensione di alcuni capolini: 15 – 20 mm (con peduncoli di 5 – 15 mm).
I fiori, da 25 a 100 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: il colore delle corolle varia da rossastro a lavanda o bianco; la superficie è pubescente o ghiandolosa. La forma consiste in uno snello e lungo tubo senza gola evidente (si allarga improvvisamente) alla fine del quale si espandono 5 lobi raccolti in forma cilindrica.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le antere, sagittate e sprovviste di ghiandole, hanno delle piccole code speronate; le appendici apicali sono acute. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro), echinato (con punte) e "lophato" (la parte più esterna dell'esina è sollevata a forma di creste e depressioni)[13]; in altri casi possono essere presenti delle lacune in posizione polare.
- Gineceo: lo stilo è filiforme e privo di nodi (o eventualmente con un anello basale) con un nettario allungato o tubolare. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli appuntiti.[14] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 8 - 20 coste con la superficie sericea. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato da corti a moderatamente allungati con punte romboidali; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il "carpopodium" (carpoforo) è anulare. Il pappo è formato da setole disposte su più serie, persistenti (o caduche) appiattite e barbate (ai margini), eventualmente insieme a squamelle (sulle file più esterne).
Biologia
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle piante di questa voce è relativa all'Africa, Penisola Arabica, India e Indocina.[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Filogenesi
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Linziinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Linziinae appartengono al subclade relativo all'Africa e Asia (con alcune eccezioni: Cuba e Australia).[19]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[10]
- le brattee involucrali sono provviste di spicole ai margini;
- le setole del pappo sono appiattite;
- il polline è "lophato" e tricolporato e a volte non è echinato;
- nel polline i tipi "lophati" hanno una organizzazione radialmente simmetrica con disposizione regolare.
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Linziinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] La costituzione di questo gruppo è relativamente recente (2009); in precedenza tutti i generi della sottotribù erano descritti all'interno della sottotribù Centrapalinae.[7] Nell'ambito della tribù Linziinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza "basale" insieme alle sottotribù Erlangeinae e Gymnantheminae.[19]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Baccharoides) sono:[7][10]
- in queste specie non sono presenti le spicole ai margini delle brattee involucrali;
- i lobi della corolla (slanciata) sono più corti della gola (espansa);
- il pappo è formato da numerose setole;
- il polline è del tipo "lophato" con lacune polari;
- il numero cromosomico delle specie è 2n = 20.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 20.[7][8]
Elenco delle specie
Questo genere ha 26 specie:[2] Template:Div col
- Baccharoides adoensis (Sch.Bip. ex Walp.) H.Rob.
- Baccharoides anthelmintica (L.) MoenchH.Rob.
- Baccharoides ballyi (C.Jeffrey) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides benguellensis (Hiern) H.Rob., Skvarla & V.A.FunkH.Rob.
- Baccharoides bracteosa (O.Hoffm.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides calvoana (Hook.f.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides cardiolepis (O.Hoffm.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides dumicola (S.Moore) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides filigera (Oliv. & Hiern) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides filipendula (Hiern) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides guineensis (Benth.) H.Rob.H.Rob.
- Baccharoides hymenolepis (A.Rich.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides incompta (S.Moore) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides kirungae (R.E.Fr.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides lasiopus (O.Hoffm.) H.Rob.H.Rob.
- Baccharoides longipedunculata (De Wild.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides nimbaensis (C.D.Adams) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides prolixa (S.Moore) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides pumila (Kotschy & Peyr.) IsawumiH.Rob.
- Baccharoides ringoetii (De Wild.) Isawumi, El-Ghazaly & B.NordH.Rob..
- Baccharoides schimperi (DC.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides stenostegia (Stapf) IsawumiH.Rob.
- Baccharoides sunzuensis (Wild) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
- Baccharoides tayloriana IsawumiH.Rob.
- Baccharoides tenoreana (Oliv.) IsawumiH.Rob.
- Baccharoides tolypophora (Mattf.) Isawumi, El-Ghazaly & B.Nord.H.Rob.
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Ascaricida Cass.
- Ascaridia Rchb.
- Candidea Ten.
- Dolosanthus Klatt
Note
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- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Template:Cita web
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- ↑ 7,0 7,1 7,2 7,3 7,4 Template:Cita.
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- ↑ 10,0 10,1 10,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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- ↑ 19,0 19,1 Template:Cita.
Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Baccharoides Royal Botanic Gardens KEW - Database