Apopyros

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Apopyros G.L.Nesom, 1994 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Conyzinae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco antico e significa letteralmente "ignifugo" o "resistente al fuoco" ed è formato da due parole: "ἀ-" (a-) prefisso privativo con il significato di "non", "assenza" e "πῦρ" (pyr) significa "fuoco". Il nome del genere si riferisce al portamento caratteristico delle piante, in particolare la specie Apopyros warmmgii a volte emette steli frondosi e fioriti dopo un incendio appena un mese dopo l'ustione.[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" (Phytologia 76(2): 177) del 1994.[5]

Descrizione

Portamento. Le specie di questa sottotribù hanno un ciclo biologico perenne e sono erbacee rizomatose o tuberose. L'indumento è peloso-irsuto e privo di ghiandole.[6][7][8][9][10][4]

Fusto. La parte aerea è eretta (scaposa), semplice o ramosa; può essere legnosa.

Foglie. Le foglie si dividono in basali e caulinari. Quelle basali sono simili a scaglie. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno, sono sessili con 3 nervi superficiali e un portamento rigidamente eretto.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono singole (un solo capolino) o formate da più capolini in formazioni tirsoidi. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme ampiamente campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con un nervo centrale resinoso, con margini ialini, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 3 - 4 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o conica.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è tubulosa;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme e può terminare con 3 - 4 denti triangolari;
    • fiori del disco: la forma è strettamente tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][12]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma più o meno deltata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni hanno una forma sub-cilindrica, a volte leggermente compressa o appiattita, con superficie strigosa e percorsa da 5 nervature longitudinali;
  • pappo: il pappo è persistente o caduco ed è formato da setole disposte su 2 serie (la serie esterna è attenuata).

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in Sud America orientale.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Apopyros (insieme alla sottotribù Conyzinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2] Alcune analisi di tipo filogenetico hanno diviso la sottotribù in 6 cladi; Apopyros è incluso nel V clade (areale dell'America Latina/Europa).[17]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • le piante sono erbacee perenni con fusti strettamente eretti e parte sotterranea tipo rizomi legnosi o tuberi;
  • le foglie sono tutte cauline, rigidamente erette ascendenti;
  • i fiori femminili tubolari terminano con lobi brevi ed eretti.

Elenco delle specie

Questo genere ha 2 specie:[3]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Apopyros Royal Botanic Gardens KEW - Database

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