Angianthus
Angianthus J.C.Wendl., 1808 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae).[1][2]
Etimologia
Il nome del genere è formato da due parole greche "angeion" (= vaso) e "anthos" (= fiore); in riferimento alle sinflorescenze di queste piante che hanno una struttura tubolare che ricorda un vaso.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Johann Christoph Wendland (1755-1828) nella pubblicazione " Collectio Plantarum. Hannover" (Coll. Pl. 2: 31, t. 48) del 1808.[4]
Descrizione

Angianthus preissianus

Angianthus acrohyalinus
Portamento. Le specie di questo gruppo hanno un habitus di tipo erbaceo annuale o arbustivo (una sola specie). I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[5][6][7][8][9][10]
Fusto. La parte aerea in genere varia da prostrata a eretta, glabra o pelosa, semplice o ramificata.
Foglie. Le foglie in sono disposte in modo alternato (opposte quelle basali) e sono quasi sempre sessili. La lamina è intera e piatta con forme generalmente strette; i margini sono continui a volte revoluti. La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini (da 20 a molti) raccolti in formazioni corimbose lasse. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale di tipo disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a stretto-oblunghe, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea e colorate, sono connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. In genere le brattee sono 4: 2 concave sempre presenti e 2 piatte (non sempre presenti) sottese dalle prime due. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori (raramente quest'ultime sono presenti); la forma è simile ad un piolo.
Fiori. I fiori (da 1 a 3 per capolino) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
- fiori del disco esterni: sono assenti;
- fiori del disco centrali: sono ermafroditi e tubulosi.
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono giallo e varietà.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme concave; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[7]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate.[7]
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile obovoidale; la superficie può essere ricoperta di tricomi globosi senza cellule basali; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da setole piatte e piumose connate in un anello.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in Australia e Tasmania.[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[15][16]
La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto.[17]
Il genere Angianthus appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). Il genere di questa voce è posizionato nel subclade "Angianthus" che, da un punto di vista filogenetico, rappresenta il "core " del gruppo (l'ultimo che si è evoluto). In particolare Angianthus, in questo gruppo, ha una posizione centrale, vicina ai generi Epitriche Turcz. e Haegiela P.S.Short & Paul G.Wilson.[18].
I caratteri distintivi del genere Angianthus sono:[9]
- l'involucro è composto da 4 brattee: 2 concave sempre presenti e 2 piatte (non sempre presenti) sottese dalle prime due;
- il ricettacolo è privo di pagliette.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 12, 24, 26.[9]
Elenco delle specie
Questo genere ha 19 specie:[2] Template:Div col
- Angianthus acrohyalinus Morrison
- Angianthus brachypappus F.Muell.
- Angianthus conocephalus (J.M.Black) P.S.Short
- Angianthus cornutus P.S.Short
- Angianthus cunninghamii Benth.
- Angianthus cyathifer P.S.Short
- Angianthus drummondii Benth.
- Angianthus glabratus P.S.Short
- Angianthus globuliformis M.Lyons & Keighery
- Angianthus halophilus Keighery
- Angianthus microcephalus Benth.
- Angianthus micropodioides (Benth.) Benth.
- Angianthus milnei Benth.
- Angianthus newbeyi P.S.Short
- Angianthus phyllocalymmeus (F.Muell.) Druce
- Angianthus preissianus (Steetz) Benth.
- Angianthus prostratus P.S.Short
- Angianthus pygmaeus Benth.
- Angianthus uniflorus P.S.Short
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Eriocladium Lindl.
- Phyllocalymma Benth.
- Pleuropappus F.Muell.
- Skirrhophorus DC.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Template:Cita web
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- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 7,2 7,3 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 Template:Cita.
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Angianthus Royal Botanic Gardens KEW - Database