Ampelaster carolinianus
Ampelaster carolinianus (Walter) G.L.Nesom, 1995 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Symphyotrichinae. Ampelaster carolinianus è anche l'unica specie del genere Ampelaster G.L.Nesom, 1995 .[1][2][3]
Etimologia
Il nome generico (Ampelaster ) deriva dalla parola greca "ampelos" (= vite, vitigno) e fa riferimento all'habitus tipico di questa specie.[4] L'epiteto specifico ( carolinianus) significa "della Carolina" e fa riferimento all'areale di origine di questa specie.[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Thomas Walter (1740-1789) e Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" (Phytologia 77(3): 250) del 1995.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione




Portamento. La specie di questa voce ha un habitus perenne debolmente arbustivo tipo vite rampicante. L'indumento può essere oppure no ghiandoloso.[7][8][9][10][11][4]
Fusto. La parte aerea in genere è rampicante ascendente, molto ramosa. Lunghezza media dei fusti: 100 - 400 cm.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno e sessile; spesso sono sempreverdi. La lamina è intera, raramente dentata e mai divisa in lobi. La forma è strettamente oblanceolata (o ellittica o da oblanceolata a lanceolata o ovata) ed è auricolata alla base. La superficie è mononervata e scarsamente pelosa. Dimensione delle foglie: 30 – 70 × 10 – 15 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sia scapose (capolini solitari) che composte da 2 - 8 capolini raccolti in formazioni sciolte. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale brevemente peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate (o anche turbinate), composto da 30 - 50 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da lineari-oblunghe a strettamente spatolate, con portamenti patenti o riflessi, leggermente carenate e a consistenza spessa (gli apici sono erbacei), sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 4 - 6 serie. Il ricettacolo, bucherellato, è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma varia da piatta a leggermente arrotondata. Dimensione dell'involucro: 8 – 12 × 8,5 – 21 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono da 40 a 70 per capolino, sono femminili e sono disposti su una sola serie (raramente 2 – 4 serie); la forma è ligulata (zigomorfa);
- fiori del disco (centrali): sono da 30 a 50 con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata (non avvolgente); la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è rosa o lavanda;
- fiori del disco: la forma è tubulare (strettamente cilindro-campanulata) bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, hanno una forma deltata-triangolare; il colore è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;
- achenio: gli acheni hanno una forma cilindrica, affusolata (non compressa); la superficie è multinervata (9 - 12 nervature o coste) e glabra; lunghezza dell'achenio: 3,5 – 4,3 mm;
- pappo: le setole del pappo (da 30 a 45), attenuate all'apice, persistenti, barbate, sono disposte su due serie.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Florida, Georgia, Carolina del Nord e Carolina del Sud.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Ampelaster (insieme alla sottotribù Symphyotrichinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2]
I caratteri distintivi della specie Ampelaster carolinianus sono:[11]
- le piante hanno un portamento rampicante o simile alle viti e con un ciclo biologico perenne;
- le brattee dell'involucro sono nettamente delimitate nella parte apicale da una zona verde, mentre nella parte inferiore sono coriacee;
- gli acheni sono strettamente cilindrici o leggermente fusiforme, con 9 – 12 coste longitudinali.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[11]
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Aster carolinianus Walter
- Lasallea caroliniana (Walter) Semple & Brouillet
- Symphyotrichum carolinianum (Walter) Wunderlin & B.F.Hansen
- Virgulus carolinianus (Walter) Reveal & Keener
- Aster scandens J.Jacq. ex Spreng.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 Template:Cita web
- ↑ 4,0 4,1 Template:Cita web
- ↑ Template:Cita web
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- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 11,2 11,3 11,4 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Ampelaster carolinianus Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Ampelaster Royal Botanic Gardens KEW - Database