Algebra di Lie nilpotente

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In matematica, un'algebra di Lie 𝔤 si dice nilpotente se la sua serie centrale discendente, definita come

𝔤>[𝔤,𝔤]>[[𝔤,𝔤],𝔤]>[[[𝔤,𝔤],𝔤],𝔤]>

diviene 0 dopo un certo numero finito di passaggi. Equivalentemente, 𝔤 si dice nilpotente se

ad(x1)ad(x2)ad(x3)...ad(xr)=0,

per ogni sequenza di elementi xi𝔤 abbastanza lunga, dove ad(xi) indica l'endomorfismo aggiunto associato a xi.

Conseguenza di questo è che ad(x) è nilpotente (come operatore lineare) per ogni x𝔤. Il teorema di Engel dimostra che è vero anche il viceversa. Inoltre, la forma di Killing di un'algebra di Lie nilpotente è identicamente nulla.

Ogni algebra nilpotente è risolubile. Questo fatto è spesso usato per dimostrare che una certa algebra sia risolubile, in quanto dimostrare la nilpotenza è più semplice. Il viceversa non è in generale vero.

Un'algebra di Lie è nilpotente se e solo se il suo quoziente rispetto ad un ideale contenente il centro di 𝔤 è anch'esso nilpotente.

Bibliografia

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