Glebionidinae
Glebionidinae Oberprieler & Vogt, 2007 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae e tribù Anthemideae/clade "Mediterranean clade").[1][2][3]
Etimologia
Il nome della sottotribù deriva dal genere Glebionis Cass., 1826, la cui etimologia deriva a sua volta da due parole latine: "gleba" (= suolo) e "-ionis" (= caratteristico di) la cui applicazione risulta incerta (forse derivata da qualche uso agricolo).[4][5]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dai botanici contemporanei Christoph Oberprieler (1964 - ) e Robert Vogt (1957 - ) nella pubblicazione "Willdenowia. Mitteilungen aus dem Botanischen Garten und Museum Berlin-Dahlem. Berlin-Dahlem - 37 (1):. 106 2007" del 2007.[6]
Descrizione

Argyranthemum_adauctum

Argyranthemum pinnatifidum
Glebionis coronaria

Argyranthemum haouarytheum
Portamento. La maggioranza delle specie di questa sottotribù sono subarbustive (Argyranthemum) perenni (endemiche della Macaronesia); le rimanenti specie hanno un ciclo biologico annuale. L'indumento è assente o è formato da peli di tpo basifissi o viscido-ghiandolosi (Heteranthemis).[7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alterno ed hanno una lamina seghettata (o dentata) e sono del tipo due volte pennatosette. La forma varia da obovata a oblunga.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari o raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato tipicamente radiato, raramente (Otoglyphis) discoidi o disciformi. I capolini sono formati da un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea (ampiamente scariose sui margini), sono disposte in modo più o meno embricato su 3-5 serie. Il ricettacolo, da convesso a conico, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono mancare o essere sterili;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi (o funzionalmente maschili).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore generalmente è bianco;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo; ma sono presenti anche colorazioni sull'arancio e sul purpureo. Raramente (Otoglyphis) i lobi hanno un sacco di resina centrale.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere, con un collare di filamenti a balaustra, possono essere sia di tipo basifissa che medifissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[13] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. È presente un certo dimorfismo tra gli acheni dei fiori ligulati esterni e quelli tubulosi del disco centrale (vedi tabella). L'apice è arrotondato marginalmente o con una piccola corona. Il pericarpo è privo di cellule mucillaginifere e sacche di resina, raramente (Nivellea) le cellule sono mucillaginifere lungo le costole.
Struttura dell'achenio
| Genere | Numero coste (ali) dell'achenio dei fiori periferici |
Numero coste (ali) dell'achenio dei fiori del disco |
|---|---|---|
| Argyranthemum | 3 ali | 2 ali |
| Glebionis | 2 - 3 ali | 10 coste |
| Heteranthemis | 3 ali | 1 ala |
| Ismelia | 3 ali | 1 -2 ali |
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo gruppo sono distribuite prevalentemente nell'emisfero boreale e in particolare all'areale mediterraneo (Macaronesia, Europa, Nord Africa, Asia occidentle del sud). Nella tabella più sotto sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai vari generi della sottotribù. L'habitat tipico è quello temperato.
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Anthemideae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Gnaphalieae e Astereae.[17][18]
In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". La sottotribù di questa voce è compresa nel clade "Mediterranean clade".[3]
Questo gruppo venne descritto per la prima volta come sottotribù nel 1993 con il nome di Chrysantheminae. Successivamente alcune specie, come Chrysanthemum coronarium L. (ora Glebionis coronaria (L.) Spach[19]) e altre, sono state trasferite al genere Glebionis per cui il nome primitivo della sottotribù è risultato illegittimo ed è stato cambiato in quello attuale.[10] ll “genere-tipo” per questa sottotribù è Glebionis Spach, la cui “specie-tipo” a sua volta è Glebionis coronaria (L.) Spach.[20]
Da un punto di vista filogenetico, la monofilia di questo gruppo è ben supportata dai caratteri morfologici degli acheni che risultano essere eteromorfi (gli acheni dei fiori del raggio esterno sono diversi rispetto a quelli del disco centrale), oltre naturalmente dai dati ottenuti da analisi molecolari. Queste analisi dimostrano anche una possibile relazione con altri generi come Aaronsohnia; mentre altri collegamenti con il gruppo delle Anthemidinae ipotizzati da alcuni ricercatori non sembrano essere confermati dalle attuali analisi.[10]
Con le attuali analisi filogenetiche i tre generi annuali Endopappus, Nivellea e Otoglyphis sono stati riconosciuti strettamente correlati al gruppo primitivo dei generi della sottotribù (Argyranthemum, Glebionis, Heteranthemis e Ismelia caratterizzati da acheni dimorfi). Con l'inclusione successiva di questi tre generi la sottotribù Glebionidinae diventa inevitabilmente più eterogenea e meno caratteristica nella sua circoscrizione.
Il cladogramma a lato (estratto dallo studio citato e semplificato) costruito sull'analisi molecolare di alcune specie della sottotribù propone un possibile sviluppo filogenetica di questa sottotribù (in base al tipo di DNA analizzato sono possibili altre strutture filogenetiche).[3]
I caratteri distintivi delle specie di questa sottotribù sono:[21]
- alcuni generi mostrano un certo dimorfismo tra gli acheni (che sono compressi) dei fiori esterni da quelli centrali;
- il tessuto endoteciale non è polarizzato;
- l'indumento è fatto di peli basifissi;
- il ricettacolo è privo di pagliette.
Il numero cromosomico di base della sottotribù è 2n=18.
Tempi di divergenza in base all'"orologio molecolare":[21]
- Endopappus: 6,5 milioni di anni fa.
- Otoglyphis, Heteranthemis e Nivellea: 3,5 milioni di anni fa.
- Argyranthemum: 1,5 milioni di anni fa.
- Ismelia e Glebionis: 0,5 milioni di anni fa.
Composizione della sottotribù
La sottotribù comprende 7 generi e 31 specie.[11][3]
| Genere | N. specie | Distribuzione | Caratteri più significativi | Numeri cromosomici | Fiori |
|---|---|---|---|---|---|
| Argyranthemum Philip Barker Webb, 1839 |
23 | Macaronesia ma presenti con discontinuità anche in altre parti del mondo. | Il portamento delle specie di questo genere è sia arbustivo che subarbustivo. - Gli acheni sono dimorfi (quelli dei fiori del raggio sono triquetri, con tre lati, e alati; quelli dei fiori del disco sono lateralmente compressi e 2-alati). | 2n = 18 | |
| Endopappus Sch.Bip., 1860 |
Una specie: Endopappus macrocarpus Sch.Bip., 1860 |
Africa mediterranea occidentale | Le piante sono glabre. - L'apice degli acheni ha una corona rigida. - Gli acheni sono trigoni (con 3 angoli costoluti). | 2n = 18 | |
| Glebionis Cass., 1826 | 2 | Areale del Mediterraneo | L'indumento è assente o formato da peli basifissi con peli ghiandolari. - La corolla dei fiori del disco è gialla. - Gli acheni dei fiori del disco sono prismatici con strette ali e alcune coste appena visibili. | 2n = 18 | |
| Heteranthemis Schott, 1818 |
Una specie: Heteranthemis viscide-hirta Schott, 1818 |
Algeria, Marocco, Portogallo e Spagna | Il ciclo biologico è annuale. - L'indumento è fatto di peli ghiandolari. - Gli acheni sono alati con spine apicali. | 2n = 18 | |
| Ismelia Cass., 1826. |
Una specie: Ismelia carinata (Schousb.) e Sch.Bip., 1844 |
Marocco. Altrove è aliena introdotta | Le corolle dei fiori del disco sono rosse. - Gli acheni dei fiori del disco sono lateralmente piatti e alati. | 2n = 18 | |
| Nivellea B.H.Wilcox, K.Bremer & Humphries, 1993 |
Una specie: Nivellea nivellei (Braun-Blanq. & Maire) B.H.Wilcox, K.Bremer & Humphries, 1993 |
Marocco | L'indumento è assente o è formato da peli di tipo basifissi. - I margini delle brattee dell'involucro sono scariosi e colorati di bruno pallido. - Il pericarpo possiede delle cellule mucillaginifere. | 2n = 18 | |
| Otoglyphis Pomel, 1874 |
2 | Africa mediterranea e Penisola Araba | Il ciclo biologico è annuale. - I lobi della corolla hanno delle sacche centrali di resina. - Il pericarpo possiede delle cellule mucillaginifere. - Gli acheni sono dorsoventralmente piatti e provvisti di due ali laterali. | 2n = 18 |
Generi della flora spontanea italiana
Nella flora spontanea italiana sono presenti i seguenti generi di questo gruppo:[22]
Argyranthemum (una specie)
- Argyranthemum frutescens (L.) Sch.Bip. - Margherita delle Canarie.
Glebionis (due specie)
- Glebionis segetum (L.) Fourr. - Crisantemo campestre.
- Glebionis coronaria (L.) Cass. ex Spach - Crisantemo giallo.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
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- ↑ Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 10,2 10,3 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 11,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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- ↑ 21,0 21,1 Template:Cita web
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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