Centrapalinae
Centrapalinae H. Rob., 1999 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni di origine africana, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Etimologia
Il nome scientifico di questa sottotribù deriva dal suo genere tipo Centrapalus Cass., 1817 ed è stato definito per la prima volta dal botanico americano Harold E. Robinson (1932 - 2020) nella pubblicazione Proceedings of the Biological Society of Washington (Proc. Biol. Soc. Washington - 112(1): 223) del 1999.[3][4]
Descrizione

Hilliardiella oligocephala

Cabobanthus polysphaerus

Hilliardiella hirsuta

Nothovernonia purpurea
Le specie di questa voce sono erbacee scapose annuali o perenni, ma anche piccoli arbusti. La pubescenza è formata da peli semplici o a forma di "T". Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[4][5][6][7][8]
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline. Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. Quelle basali (se presenti) spesso formano delle rosette. La forma della lamina (semplice o segmentata) è più o meno lanceolata. I bordi possono essere continui, dentati o spinosi. La superficie superiore è verde, quella inferiore è più scura. Le venature in genere sono pennate. Le stipole sono assenti
Le infiorescenze sono formate da molti capolini oppure sono scapiformi (Bechium). I capolini sono composti da un involucro emisferico formato da diverse brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le brattee sono numerose (vedi tabella) in più serie, la forma è lineare o lanceolata, sono dentate ai bordi e di colore verde (Centrapalus); possono essere persistenti. Il ricettacolo è nudo o con pagliette a protezione della base dei fiori.
| Genere | Brattee dell'involucro | Serie di brattee | Fiori per capolino |
|---|---|---|---|
| Acilepis | 50 - 200 | 6 - 12 | 25 - 80 |
| Brachythrix | circa 65 | circa 5 | circa 40 |
| Bechium | 30 | 3 | 25 - 50 |
| Cabobanthus | 35 | 5 | 25 - 50 |
| Centauropsis | 25 - 50 | 4 - 6 | 25 - 50 |
| Centraplaus | 125 - 150 | 5 | 100 |
| Crystallopollen | circa 80 | circa 7 | circa 30 |
| Dewildemania | 60 -80 | 2 - 7 | 80 - 90 |
| Hilliardiella | 25 - 40 | 3 - 4 | 12 - 20 |
| Koyamasia | 90 | 4 - 5 | 80 - 90 |
| Msuata | 20 - 40 | 4 - 6 | 26 |
| Nothovernonia | - | 5 | 30 - 65 |
| Oliganthes | 20 - 40 | 4 - 6 | 3 - 150 |
| Parapolydora | 110 - 130 | cira 6 | 45 - 50 |
| Phyllocephalum | 40 | 2 -3 | 75 - 150 |
I fiori per capolino sono numerosi (vedi tabella) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi, actinomorfi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: le corolle, profondamente lobate e dai lobi frangiati (Centrapalus), hanno colore lavanda, blu o bianco.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere, con appendici apicali ghiandolari, possono essere caudate oppure no; alla base sono smussate (Acilepis) o arrotondate (Bechium). Nell'endotecio sono presenti delle zone di ispessimento.[11] Il pollinein genere è tricolporato.
- Gineceo: lo stilo è filiforme con base priva di nodi oppure con larghi nodi. Gli stigmi dello stilo sono due lunghi e divergenti; sono sottili, pelosi e con apice acuto. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[11]
I frutti sono degli acheni con 8-10 coste (fino a 20 in Cabobanthus) ricoperti da ispidi peli; sono presenti dei rafidi corti o allungati, oppure idioblasti, e sono privi di fitomelanina. Il pappo in genere è formato da setole capillari oppure da squame (Bechium).
Biologia
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante può avvenire anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini (se presenti) delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
Queste piante sono distribuite soprattutto in Africa tropicale.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[12], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][4][8]
Panorama storico
La costituzione della sottotribù è relativamente recente. Nella prima stesura della tribù Vernonieae fatta da Harold E. Robinson[15] nel 1999 questa sottotribù non era descritta in modo definitivo. In seguito (2005[4]) venne circoscritta con 9 generi (Adenoon, Aedesia, Baccharoides, Camchaya, Centrapalus, Lachnorhiza, Linzia, Neurolakis e Pleurocarpaea) la maggior parte dei quali attualmente sono descritti all'interno della sottotribù Linziinae (Adenoon, Aedesia, Baccharoides, Camchaya, Lachnorhiza, Linzia, Neurolakis e Pleurocarpaea). Solamente nel 2009[8] la sottotribù assume una struttura più vicina a quella attuale con la costituzione di 12 generi. A parte il genere Centrapalus, fin dall'inizio appartenente al gruppo, gli altri generi derivano dalle seguenti sottotribù:
- Acilepis, Bechium, Cabobanthus, Dewildemania, Hilliardiella, Iodocephalus, Koyamasia, Msuata e Phyllocephalum dalla sottotribù Erlangeinae H. Rob., 1999;
- Centauropsis e Oliganthes dalla sottotribù Gymnantheminae H. Rob., 1999;
Attualmente la sottotribù Centrapalinae è descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[2] In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questa voce, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8]
Filogenesi
La struttura filogenetica della sottotribù non è ancora ben definita. Dagli ultimi studi filogenetici sul DNA (Keeley et al., 2007[4]) la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. Centrapalinae occupa una posizione centrale e appartiene al clade del Vecchio Mondo; in particolare è inclusa nel subclade africano più vicino alle specie tropicali americane (questo subclade è “gruppo fratello” del clade del Nuovo Mondo). Le analisi fatte non permettono di risolvere filogeneticamente la sottotribù che quindi risulta parafiletica insieme ad altre sottotribù come Linziinae e Erlangeinae. Il cladogramma a lato, comprendente alcuni generi della sottottribù, tratto dallo studio citato e semplificato dimostra l'attuale (e per il momento incompleta) conoscenza filogenetica di questo gruppo. Anche alcuni generi di Centrapalinae risultano per il momento parafiletici (vedi Hilliadiella).
Uno studio più recente[16] ha proposto per la sottotribù Centrapalinae una configurazione filogenetica più compatta (vedi cladogramma seguente tratto dallo studio citato e semplificato):
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[4]
- il portamento delle specie di questo gruppo è erbaceo perenne o subarbustivo;
- la pubescenza degli steli è fatta di peli semplici o irregolarmente da peli a forma di "T";
- le appendici delle antere talvolta hanno delle pareti cellulari ispessite;
- gli acheni possono avere fino a 10 coste;
Recentissime analisi (2019) con nuovi metodi filogenomici hanno più o meno confermato la posizione della sottotribù.[17]
Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù è 2n = 18 o 20.[8]
Composizione della sottotribù
La sottotribù comprende 16 generi e 104 specie:[4][8][16]
| Genere | N. specie | Distribuzione | Caratteri principali |
|---|---|---|---|
| Acilepis D. Don., 1825 | 37 | India e Asia (sud-orientale) | I peli degli steli non sono angolati ma hanno delle punte erette - La parte esterna del pappo è formata da corte setole (non ampie scaglie) - Le setole dell'achenio sono divise in parti uguali dalla metà in su - L'areale di queste specie è l'Asia. |
| Brachythrix Wild & G. V. Pope, 1978 | 6 | Africa centrale | La parte esterna del pappo è formata da scaglie parzialmente o totalmente libere; quella interna è formata da corte setole brunastro. - Il ricettacolo è privo di pagliette. |
| Bechium DC., 1836 | 3 | Madagascar | La pubescenza, sia degli steli che delle brattee, è formata da peli sericei, rossi con all'apice delle ghiandole multicellulari - L'infiorescenza è scapiforme. |
| Cabobanthus H. Rob., 1999 | 2 | Africa tropicale (orientale) | Le piante sono erette di tipo xilopodiale - I capolini sono raggruppati variamente ai nodi dell'asse principale - Non sono presenti ghiandole rossastre o giallastre - Le appendici delle code non sono sclerificate - L'areale di distribuzione è l'Africa. |
| Centauropsis Bojer ex DC., 1836 | 8 | Madagascar | Il ricettacolo è provvisto di pagliette - Il pappo è formato da setole capillari più corte del corpo dell'achenio. |
| Centrapalus Cass., 1817 | 2 | Africa | Le coste degli acheni sono poco visibili e prive di idioblasti - Il polline è "lophato" e con le aperture ("colpi") non speronate - Il colore della corolla varia da lavanda o porpora a blu. |
| Dewildemania O. Hoffm., 1903 | 7 | Africa tropicale | Gli steli sono ricoperti di peli sericei - Le foglie hanno un inserimento a spirale - Il ricettacolo è provvisto di pagliette - I fiori sono molti per capolino (80 e più) - I lobi della corolla sono quasi glabri. |
| Crystallopollen Steez, 1864 | Una specie: Crystallopollen angustifolium Steez, 1864 |
Africa | L'habitus delle piante è annuale. - I peli sono asimmetrici (a forma di "L" rovesciata). - Le antere sono prive di coda. - Il numero cromosomico è 2n = 18. |
| Hilliardiella H. Rob., 1999 | 10 | Africa (del sud e orientale) | I lobi della corolla sono ricoperti da peli a forma di "T" - Le code delle antere sono corte o mancanti. |
| Iodocephalopsis Bunwong & H. Rob.[18] | Una specie: Iodocephalopsis eberhardtii (Gagnep.) Bunwong & H. Rob. |
Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam[19] | Gli acheni hanno 7 – 10 coste. - Il polline è "lophate" e sub-3-colporate. |
| Koyamasia H. Rob., 1999 | 2 | Thailandia | I lobi della corolla non sono riflessi - Le teche delle antere sono fortemente pronunciate e di colore nerastro - La base dello stilo è privo di nodi - L'areale principale di questo genere è la Tailandia. |
| Msuata O. Hoffm., 1894 | Una specie: M. buettneri O.Hoffm. |
Africa tropicale (centrale) | Il pappo è formato da 4 - 5 corte punte - I lobi della corolla terminano a punta senza spine. |
| Nothovernonia H. Rob. & V. A. Funk, 2011 | 2 | Africa centrale e Penisola Arabica | Le infiorescenze sono cimiformi con capolini peduncolati - Alla base dei capolini sono presenti delle brattee fogliacee - Le brattee involucrali sono apiculate con margini laterali scariosi - La corolla è appuntita con lobi fortemente spinosi - Il polline è sublophato e tricolporato. |
| Oliganthes Cass., 1817 | 9 | Madagascar | Il ricettacolo è privo di pagliette - Il pappo è formato da setole piatte. |
| Parapolydora H. Rob, 2005 | 2 | Africa meridionale | La base degli steli è eretta. - Le setole del pappo sono bianche. - Le setole degli acheni hanno una sola cellula allungata e solitaria. |
| Phyllocephalum Blume, 1826 | 11 | India e Malaysia | La parte inferiore del capolino è racchiusa con delle brattee fogliacee patenti - Gli acheni sono obcompressi - Nell'achenio sono presenti dei rafidi subquadrati. |
Nota: per alcune checklist botaniche le due specie elencate per il genere Centrapalus sono assegnate al genere Vernonia.[20]
Visione sinottica della sottotribù
L'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche, vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro (non tutti i generi sono descritti):[16]
- 1A: il ricettacolo è provvisto di pagliette;
- 1B: il ricettacolo è privo di pagliette;
- 2A: la parte interna del pappo è ridotta a 3 - 15 corte, esili e caduche setole;
- 2B: la parte interna del pappo è formata da 30 o più setole capillari persistenti, lunghe e ben sviluppate;
- 3A: l'infiorescenza, di tipo spiciforme, è formata da grappoli di capolini posizionati all'ascella delle foglie;
- 3B: l'infiorescenza è formata da pannocchie allargate;
- 4A: i capolini sono larghi Template:M o meno, con 12 - 30 fiori; le setole dell'achenio sono accoppiate a cellule unite all'apice;
- 5A: lTemplate:'habitus delle piante è per lo più annuale; i peli dei fusti sono semplici o a forma di "L"; le setole del pappo sono colorate di bruno, giallastro o verde (raramente bianco); il polline è di tipo triporato con "colpi" brevi (piccole fessure);
- 5B: l'habitus delle piante è perenne; tutte le parti della pianta hanno peli a forma di "T"; i capolini hanno 12 - 20 fiori; le setole del pappo sono bianche; il polline è di tipo tricolporato e sub"lophato" (con creste e insenature);
- 4B: i capolini sono larghi Template:M o più, con oltre 30 fiori; le setole dell'achenio sono accoppiate a cellule ma distintamente separate all'apice o alla base;
- 6A: le setole degli acheni sono formate a coppie di cellule fuse per un terzo o più della loro lunghezza; i capolini, alla base, sono sottesi da brattee grandi o (in alternativa) piccole; le brattee dell'involucro sono acuminate all'apice;
- 6B: le setole degli acheni sono formate a coppie di cellule separate per la maggior parte della loro lunghezza; i capolini, alla base, sono sottesi da brattee indifferenziate (grandi e piccole); le brattee dell'involucro sono acuminate all'apice; le brattee dell'involucro non sono acuminate all'apice;
- 7A: gli steli alla base sono decombenti; il colore delle setole del pappo sono grigiastre o fulve; le setole degli acheni sono formate da cellule allungate ma separate fin dalla base;
- 7B: gli steli sono del tutto eretti; il colore delle setole del pappo è biancastro; le setole degli acheni sono formate da una sola cellula allungata;
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 8,2 8,3 8,4 8,5 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 16,0 16,1 16,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
- ↑ Template:Cita web
Bibliografia
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- Template:Cita libro
- Template:Cita libro
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