Equazione del trasporto

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In matematica, l'equazione del trasporto è un'equazione differenziale alle derivate parziali del primo ordine, utilizzata in particolare per descrivere i fenomeni di trasporto, come la trasmissione del calore o lo scambio di materia.

Formulazione

L'equazione del trasporto è un'equazione differenziale alle derivate parziali lineare, che, nel caso di coefficienti costanti, assume la forma:[1]

ut+𝐛u=f

dove è il gradiente e

u(𝐱,t):n×[0,+)

è la funzione incognita nelle variabili posizione 𝐱n e tempo t, mentre 𝐛n ed f è il termine sorgente, che condivide con u dominio e codominio.

Soluzione per l'equazione omogenea

L'equazione del trasporto omogenea ha la forma:

ut+𝐛u=0

L'equazione esprime il fatto che esiste una derivata direzionale di u nulla, ovvero in tutto lo spazio-tempo la funzione incognita è sempre costante in una certa direzione.[2]

Si consideri il generico punto (𝐱,t)n×[0,+) e si definisca la funzione:

z(s)=u(𝐱+s𝐛,t+s)

con s reale.

Il differenziale di tale funzione è:

dz=inzxidxi(s)+ztdt(s)=zd𝐱(s)+ztdt(s)

Essendo:

d𝐱(s)ds=𝐛dt(s)ds=1

la derivata totale rispetto a s è:

dzds=zt+𝐛z=0

L'annullarsi è dovuto alla linearità dell'equazione omogenea, e quindi z è una funzione costante nella variabile s. Questo significa che u è una funzione costante in ogni punto (x,t) nella direzione (𝐛,1): tale direzione è una retta se 𝐛 è costante, ed è parametrizzata da (𝐱+s𝐛,t+s). Conoscendo il valore di u lungo tale direzione, in particolare, si conosce il valore di u in tutto il dominio.[2]

Si ponga come condizione al contorno che nel punto t=0 si abbia u=g, con g nota. La direzione di u interseca il piano n×[t=0] quando s=t, e quindi:

u(𝐱t𝐛,0)=g(𝐱t𝐛)

da cui segue che:

u(𝐱,t)=g(𝐱t𝐛)

Se g è una funzione differenziabile, la soluzione è in senso classico.

Soluzione per l'equazione non omogenea

Il termine sorgente è detto anche forzante, mentre la condizione iniziale impone che nel punto t=0 si abbia u=g. Questi assunti costituiscono i dati del problema, che per essere ben posto richiede che la soluzione sia unica e dipendente con continuità da tali dati.[3]

Si ponga, come nel caso della soluzione per l'equazione omogenea:

z(s)=u(𝐱+s𝐛,t+s)

Si ha:

dzds=zt+𝐛z=f(𝐱+s𝐛,t+s)

Dal momento che:

u(𝐱,t)=z[s=0]g(𝐱𝐛t)=z[s=t]

si ottiene:[1]

t0dz(s)dsds=z[s=0]z[s=t]=u(𝐱,t)g(𝐱𝐛t)=t0f(𝐱+s𝐛,t+s)ds=0tf(𝐱+(st)𝐛,s)ds

e quindi, considerando il terzo ed il quinto termine:

u(𝐱,t)=g(𝐱𝐛t)+0tf(𝐱+(st)𝐛,s)ds

La procedura utilizzata, che permette di convertire l'equazione alle derivate parziali in un'equazione differenziale ordinaria, è un caso particolare del metodo delle caratteristiche.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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