Teorema di Wiener-Chinčin

Da testwiki.
Versione del 15 mar 2025 alle 16:19 di imported>FrescoBot (Bot: numeri di pagina nei template citazione)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:S Il teorema di WienerChinčin (anche noto come teorema di Wiener–Chinčin e talvolta come teorema di Wiener–Chinčin–Einstein) afferma che la densità spettrale di energia di un segnale coincide con la trasformata di Fourier della funzione di autocorrelazione del segnale stesso.

In formule, si esprime:

X(f)=RX(τ)ej2πfτ dτ,

dove X(f) è la densità spettrale di energia e RX(τ) è la funzione di autocorrelazione. Per segnali di energia, quindi, la densità spettrale di energia si può definire come la trasformata di Fourier dell'autocorrelazione del segnale, che si dimostra essere uguale al modulo dell'ampiezza della trasformata di Fourier del segnale, elevata al quadrato. Per segnali di potenza, invece, si definisce densità spettrale di potenza la trasformata di Fourier dell'autocorrelazione del segnale.

Storia

Norbert Wiener dimostrò questo teorema per il caso di una funzione deterministica nel 1930[1]; Aleksandr Chinčin poi dimostrò un risultato analogo per i processi stocastici stazionari e lo pubblicò nel 1934[2][3]. Albert Einstein aveva già enunciato il principio, senza dimostrazione, in una breve nota di due pagine nel 1914.[4][5]

Wiener–Chinčin per i segnali deterministici di energia

Supposto che la funzione di autocorrelazione RX(τ) sia Fourier-trasformabile: la trasformata di Fourier dell'autocorrelazione di un segnale deterministico di energia è la densità spettrale di energia (ESD), ossia:

{RX(τ)}X(f),f.
Dimostrazione del teorema
{RX(τ)}={y(t)y*(t+τ) dt}.

Per la proprietà della convoluzione si ha che:

{y(τ)*y*(τ)}=Y(f)Y*(f)=|Y(f)|2=(f).

Wiener–Chinčin per i segnali deterministici di potenza

Supposto che la funzione di autocorrelazione RX(τ) sia Fourier-trasformabile: la trasformata di Fourier dell'autocorrelazione di un segnale deterministico di potenza è lo spettro (bilatero) di densità di potenza (PSD), cioè:

{RX(τ)}𝒫X(f),f.
Dimostrazione del teorema

Supposto che si possa considerare:

xT(t)={x(t),se |t|<T2,0,altrimenti,

il segnale limitato all'intervallo [T/2,+T/2] avente trasformata di Fourier XT(f){xT(t)}. Se x(t) è un segnale di potenza (a potenza finita), allora xT(t) è un segnale di energia (a energia finita, poiché limitato in tale intervallo) avente spettro di densità di energia XT(f)|XT(f)|2. È ora possibile definire il periodogramma di xT(t) come:

𝒫XT(f)|XT(f)|2T.

Ora sappiamo che la funzione di autocorrelazione di x(t) è legata a quella di xT(t) da:

RX(τ)limTRXT(τ)T.

E trasformando secondo Fourier:

{RX(τ)}{limTRXT(τ)T}=limT{RXT(τ)}T=limT|XT(f)|2T𝒫X(f)

per definizione di spettro di densità di potenza. E ciò dimostra il teorema.[6]

Una simile dimostrazione può essere fatta (più lunga e laboriosa) considerando il generico filtro passa-banda ideale e calcolando lo spettro di potenza di y(t)x(t)*h(t) segnale in uscita a filtro secondo la definizione di PY(f).[7]

Wiener–Chinčin per processi aleatori ergodici

Lo spettro (bilatero) di densità di potenza di un processo ergodico (e quindi anche stazionario) è pari alla trasformata di Fourier della funzione di autocorrelazione del processo. Come conseguenza dell'ergodicità l'autocorrelazione può essere calcolata come momento misto di ordine (1,1).[7] Quindi:

{RX(τ)}{mX(1,1)(τ)}𝒫X(f),f.

Wiener–Chinčin per processi aleatori non stazionari e non ergodici

Supposto che la funzione di autocorrelazione media-temporale di un processo (in generale, non stazionario e non ergodico) a valori complessi

X(t){x(t;ω),t(1,+1),ωΩ}

sia Fourier-trasformabile, allora lo spettro bilatero di densità di potenza è uguale alla trasformata di Fourier della funzione autocorrelazione media-temporale:

{RX(τ)}𝒫X(f),f,

dove:

RX(τ)RX(τ)=limT1TT/2T/2RX(t,t+τ)dt

e l'operatore è l'operatore di media-temporale.[8]

Dimostrazione del teorema

È possibile far vedere come considerando la realizzazione limitata nel tempo e di durata T relativa alla x(t;ω):

xT(t;ω)={x(t;ω),se |t|T2,0,altrimenti,

e la corrispondente trasformata di Fourier XT(f;ω){xT(t;ω)}, dalla definizione di spettro bilatero di densità di potenza del processo X(t)[8]:

𝒫X(f):=limT1TE{|XT(f;ω)|2},

si giunge alla dimostrazione del teorema, ossia che 1{𝒫X(f)}RX(τ),f, supposto che:

t1=T/2+T/2t2=T/2+T/2X(t1,t2)dt1dt2<+.[9].

Note

  1. Template:Cita libro; vedi P. Masani, Wiener's contribution to Generalized Harmonic Analysis, prediction theory and filter theory, Bulletin of The American Mathematical Society, vol 72 n. 1, 1966
  2. A. Y. Khinchin, Korrelationstheorie der stationaren stochastischen Prozesse, Math. Ann. 109 (1934), 604-615; vedi P. Masani 1966, citato
  3. Template:Cita libro
  4. A. Einstein, “Méthode pour la détermination de valeurs statistiques d’observations concernant des grandeurs soumises à des fluctuations irrégulières,” Archives des Sciences Physiques et Naturelles, vol. 37, pp. 254–256, 1914; “Eine Methode zur statistischen Verwertung von Beobachtungen scheinbar unregelmässig quasiperiodisch verlaufender Vorgänge,” in The collected Papers of Albert Einstein, vol. 4. Princeton, NJ: Princeton Univ. Press, 1996.
  5. Template:Cita libro
  6. Template:Cita web
  7. 7,0 7,1 Template:Cita libro
  8. 8,0 8,1 Template:Cita libro
  9. Template:Cita web

Collegamenti esterni

Template:Portale