Sistema autonomo (matematica)

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In matematica, un sistema autonomo o equazione differenziale autonoma è un sistema di equazioni differenziali ordinarie che non dipendono esplicitamente dalla variabile indipendente. Sono utilizzati nello studio dei sistemi dinamici, dove la variabile indipendente è il tempo.

Definizione

Un'equazione autonoma è un'equazione differenziale ordinaria del tipo:

y(t)=f(y(t))

dove f è una funzione continua con derivata prima continua in tutto un intervallo I, e che non dipende dalla variabile indipendente t. Se y è un vettore di n si ha un sistema autonomo, ovvero un sistema di equazioni differenziali ordinarie autonome:

y'i=fi(y1,y2,,yn)i=1,,n

Di particolare importanza sono i punti x0 tali per cui f(x0)=0, detti punti di equilibrio, ai quali corrisponde la soluzione costante y=x0.

Un generico sistema di equazioni differenziali ordinarie (in cui f dipende da t):

ddty(t)=f(y(t),t)

può essere reso autonomo introducendo una nuova incognita yn+1=t.

Proprietà

Sia x1(t) l'unica soluzione del problema ai valori iniziali per il sistema autonomo:

ddtx(t)=f(x(t))x(0)=x0

Allora x2(t)=x1(tt0) è soluzione di:

ddtx(t)=f(x(t))x(t0)=x0

Infatti, ponendo s=tt0 si ha x1(s)=x2(t) e ds=dt, sicché:

ddtx2(t)=ddtx1(tt0)=ddsx1(s)=f(x1(s))=f(x2(t))

e la condizione iniziale è verificata:

x2(t0)=x1(t0t0)=x1(0)=x0

Inoltre, se f(x0)=0 allora la funzione costante x(t)=x0 è una soluzione (come si verifica sostituendola nell'equazione, osservando che la sua derivata è nulla) che soddisfa la condizione iniziale x(0)=x0. In particolare, un vettore x0I tale che x(t=t0)=x0 è un punto di equilibrio per il sistema se e solo se f(x0)=0.

Soluzioni

La soluzione formale di un sistema del primo ordine si ottiene scrivendo:

dydt=f(y)

da cui:

dyf(y)=dt

Integrando si ottiene la soluzione generale:

1f(y)dy=dt=t+k

dove k è una costante dipendente dalle condizioni iniziali. Più precisamente, grazie al fatto che l'integrale precedente è una funzione invertibile, si mostra che se f è definita su I e x0I allora esistono un intorno di x0 ed un intorno di t0 tali per cui esiste almeno una soluzione x di x=f(x) tale che x(t0)=x0. Considerando pertanto il problema di Cauchy abbinato all'equazione autonoma y(t0)=y0, se f(y0)=0 allora la soluzione è costante (y(t)=y0) mentre se f(y0)0 la soluzione è data dall'integrale:

y0y1f(z)dz=t0tdτ

A partire dalle soluzioni si possono ricavare proprietà generali per l'equazione autonoma: se la funzione f(y) ha segno costante allora anche la derivata y ha segno costante, cioè mantiene la monotonia. Ad esempio, Si consideri:

y(t)=aya0

Questa equazione ha una soluzione costante y=0. Le altre soluzioni sono crescenti se at0>0 e decrescenti se at0<0 e non si hanno punti di flesso. Un altro esempio semplice è l'equazione logistica.

Secondo ordine

Per un'equazione autonoma del secondo ordine:

d2xdt2=f(x,x)

si introduce la variabile:

v=dxdt

e si esprime la derivata seconda di x, sfruttando la regola della catena, come:

d2xdt2=dvdt=dxdtdvdx=vdvdx

In questo modo l'equazione originale diventa:

vdvdx=f(x,v)

che è un'equazione del primo ordine che non dipende esplicitamente da t. Risolvendola si ottiene v in funzione di x, e dalla definizione di v si ha:

dxdt=v(x)

da cui:

t+C=dxv(x)

che è la soluzione implicita.

Soluzioni periodiche

Template:Vedi anche Si consideri un sistema autonomo di due variabili con relativo problema di Cauchy:

{x=f(x,y)y=g(x,y)

Per stabilire se il sistema abbia soluzioni periodiche vale il criterio di Bendixon, il quale afferma che se il sistema ammette una soluzione periodica allora la divergenza del campo vettoriale:

F={f(x,y),g(x,y)}

non ha segno costante (anche se può essere nulla).

Dimostrazione

La soluzione del sistema autonomo è una curva C:x=ϕ(t),y=ψ(t). Applicando il teorema della divergenza:

CFnds=Σdiv(F) dx dy

dove n è il versore normale dato da:

n={g,f}ϕ(t)2+ψ(t)2

Quindi l'integrale diventa:

0T(fggf)dt=0

dove [0,T] è il periodo della soluzione periodica. Questo significa che la divergenza assume:

Σdiv(F) dx dy=0

e quindi non può essere sempre positiva o sempre negativa, altrimenti non si potrebbe annullare.

Bibliografia

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  • Template:En S.E. Cappell, J.L. Shaneson, Non-linear similarity Ann. of Math. , 113 (1981)
  • Template:En N.H. Kuiper, The topology of the solutions of a linear differential equation on , Proc. Internat. Congress on Manifolds (Tokyo, 1973)
  • Template:En N.H. Kuiper, J.W. Robbin, Topological classification of linear endomorphisms Inv. Math. , 19 (1973)

Voci correlate

Collegamenti esterni

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