Disequazione trigonometrica
In matematica, le disequazioni trigonometriche o goniometriche sono disequazioni del tipo oppure in cui almeno una delle funzioni e contenga l'incognita come argomento di una funzione trigonometrica (come ad esempio il seno, il coseno, la tangente, l'arcotangente, ecc.).[1]
Non è una disequazione trigonometrica ad esempio dal momento che l'argomento del seno è una costante.
Esempio
Un esempio di disequazione trigonometrica è:
Questa disequazione, molto elementare, si risolve facilmente sulla circonferenza goniometrica, cercando tutti i valori del seno maggiori di , e cioè[2]:
- con
Metodi di risoluzione
I metodi risolutivi per una disequazione goniometrica dipendono dal tipo di disequazione[3][4]; dato che le equazioni goniometriche possono essere elementari, lineari, omogenee, etc, così lo sono anche le disequazioni: se la disequazione è di tipo elementare (come nell'esempio sopra) può essere risolta con il metodo grafico utilizzando la circonferenza goniometrica; se è lineare, vengono usate le formule parametriche di seno e coseno, che consentono di esprimere entrambe queste due funzioni in dipendenza dalla tangente dell'angolo dimezzato, o il metodo di sostituzione; se sono omogenee si può ricorrere alla relazione fondamentale della trigonometria, cioè Naturalmente essa è utile in caso in cui la funzione trigonometrica abbia una potenza di ordine pari.
Si possono anche usare, a seconda dei casi e della convenienza, le formule di bisezione, di duplicazione, le formule di Werner e le formule di prostaferesi.
Esempio
Si risolva la disequazione:
Basta porre e la disequazione da risolvere diventa che si risolve normalmente ponendo ad esempio Bisogna quindi trovare le soluzioni di che è risolta per Per concludere basta riportare al posto della il coseno di il che diventa:
Tenendo conto del fatto che il coseno è una funzione limitata tra e e quindi non ha soluzioni, le soluzioni sono con
Note
- ↑ Template:Cita libro p.149
- ↑ Template:Cita libro p.321
- ↑ Template:Cita librop.323
- ↑ Template:Cita libro pp.805-809