Matrice di cambiamento di base

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In matematica, e più precisamente in algebra lineare, la matrice di cambiamento di base o di coordinate è una matrice quadrata che codifica il cambiamento di una base di uno spazio vettoriale.

Definizione

Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita su un campo K. Siano B e C due basi di V, e siano 𝐛1,𝐛2,,𝐛n i vettori che compongono la base B. Si definisce matrice di cambiamento di coordinate dalla base B alla base C l'unica matrice [M]CB le cui colonne sono le coordinate dei vettori 𝐛i rispetto ai vettori della base C:[1]

[M]CB=[ [𝐛1]C[𝐛n]C ]

Si ha allora:[2]

[𝐯]C=[M]CB[𝐯]B[𝐯]B=([M]CB)1[𝐯]C

In particolare, la matrice [M]CB è la matrice associata alla funzione identità su V rispetto alle basi B nel dominio e C nel codominio.

Se K= è il campo dei numeri reali, la matrice di cambiamento di base è utile a verificare se due basi hanno la stessa orientazione: questo accade precisamente quando il determinante della matrice di cambiamento di base che le collega è positivo.

Rappresentazione grafica nel piano cartesiano

Fig.1.
Il vettore u ha coordinate:
(53) nel piano (x,y), (31) rispetto alla base B e (75) rispetto alla base C.
Fig.2.
Al vettore [v1]B=(10), primo vettore della base B, corrisponde il vettore [v1]C=(11) che si identifica con la 1a colonna della matrice [M]CB.
Al vettore [v2]B=(01), secondo vettore della base B, corrisponde il vettore [v2]C=(42) che si identifica con la 2a colonna della matrice [M]CB.
Fig.3.
Al vettore [w1]C=(10), primo vettore della base C, corrisponde il vettore [w1]B=(112) che si identifica con la 1a colonna della matrice [M]BC.
Al vettore [w2]C=(01), secondo vettore della base C, corrisponde il vettore [w2]B=(212) che si identifica con la 2a colonna della matrice [M]BC.

Rifacendoci alla fig.1 supponiamo di avere nel piano cartesiano il vettore u di coordinate:

u=(53).

Siano poi (v1,v2) e (w1,w2) due coppie di vettori che nello spazio euclideo 2 individuano rispettivamente la base B e la base C date da:

B=(v1=(11),v2=(20))
C=(w1=(01),w2=(12))

La coppia (v1,v2) può rappresentare un qualunque vettore del piano cartesiano (e quindi ne rappresenta una base) trattandosi di vettori non paralleli e pertanto indipendenti; altrettanto vale per la coppia (w1,w2).

Si verifica facilmente che si può ottenere il vettore u come combinazione di vettori della base B e della base C mediante le seguenti equazioni:

u=3v1+v2             (1)
u=7w1+5w2     (2)

Pertanto, le coordinate del vettore u rispetto alle basi B e C sono date da:

[u]B=(31)
[u]C=(75)

Graficamente, in base B il vettore u è dato dalla somma dei vettori v1' e v2': bisogna a tal proposito tracciare la retta che ha la stessa direzione di v1 e individuare il punto di intersezione con la retta passante per la punta del vettore u e parallela a v2. Si ottengono così il vettore v1' con modulo pari a tre volte quello di v1 e il vettore v2' con modulo pari a v2 conformemente all'equazione (1) che può essere riscritta come:

u=3v1+v2=v1'+v2'
v1' =3v1
v2' =v2

Analogamente, in base C il vettore u è dato dalla somma dei vettori w1' e w2': bisogna a tal proposito tracciare la retta che ha la stessa direzione di w1 e individuare il punto di intersezione con la retta passante per la punta del vettore u e parallela a w2. Si ottengono così il vettore w1', nella fattispecie opposto in verso a w1, con modulo pari a sette volte quest'ultimo e il vettore w2' con modulo pari a cinque volte w2 conformemente all'equazione (2) che può essere riscritta come:

u=7w1+5w2=w1'+w2'
w1' =7w1
w2' =5w2

La matrice che consente di passare dalle coordinate in base B a quelle in base C è data da:

[M]CB=(1412)

Vale, a riprova, l'identità [u]C=[M]CB[u]B come di seguito riportato:

(75)=(1412)(31)

La fig.2 consente di avere una rappresentazione grafica delle colonne di tale matrice. La prima colonna fornisce i coefficienti moltiplicativi dei vettori che costituiscono la base C al fine di ottenere per somma geometrica il primo vettore della base B conformemente alla definizione data nel paragrafo introduttivo. Analogo discorso vale per la seconda colonna.

La matrice che consente di passare dalle coordinate in base C a quelle in base B è data dalla sua inversa:

[M]BC=(121212)

Vale, a riprova, l'identità [u]B=[M]BC[u]C come di seguito riportato:

(31)=(121212)(75)

La fig.3 consente di avere una rappresentazione grafica delle colonne di tale matrice. La prima colonna fornisce i coefficienti moltiplicativi dei vettori che costituiscono la base B al fine di ottenere per somma geometrica il primo vettore della base C conformemente alla definizione data nel paragrafo introduttivo. Analogo discorso vale per la seconda colonna.

Composizione

La matrice di cambiamento di base permette di codificare la relazione fra basi diverse attraverso la composizione di funzioni. Siano B1, B2 e B3 basi per V e sia Mi,j la matrice di cambiamento di coordinate da Bi a Bj. Si ha:[3]

M1,3=M2,3M1,2

Segue che se M è la matrice di cambiamento di coordinate da B in B e M è la matrice di cambiamento di coordinate da B in B allora vale la relazione:[4]

MM=I

In particolare, la matrice M è invertibile e M è la sua inversa.

Cambio di matrici associate a endomorfismi

Sia T:VV un endomorfismo di uno spazio vettoriale V. Siano B e B due basi per V e M la matrice di cambiamento di coordinate da B in B. Sia [T]B la matrice di trasformazione di T rispetto alla base B e [T]B la matrice associata a B. Vale allora la relazione:

[T]B=M1[T]BM

In modo equivalente, due matrici che rappresentano lo stesso endomorfismo rispetto a basi diverse sono simili.[5]

Esempi

  • Nel piano cartesiano, sia B=((1,0),(0,1)) la base canonica e B=((0,1),(1,0)) ottenuta permutando B. La matrice di cambiamento di coordinate da B in B è:
    [0110]
  • Nello spazio euclideo 3, la matrice di cambiamento fra le basi:
    B=(v1=(102),v2=(310),v3=(211))
    B=(w1=(101),w2=(011),w3=(110))
    viene trovata risolvendo il sistema di equazioni lineari:
    vi=M1iw1+M2iw2+M3iw3
    con 9 equazioni (pari al numero degli elementi della matrice, i2) e 9 incognite Mji. Il risultato è la matrice:
    M=(321112101221)
    La matrice M può quindi essere usata per cambiare le coordinate di un vettore fissato. Ad esempio, il vettore:
    v=(527)=2v1v2+3v3
    ha coordinate rispetto a B:
    [v]B=(213)
    Le sue coordinate rispetto a B sono quindi calcolate nel modo seguente:
    [v]B=(321112101221)(213)=(520)

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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