Costante di Planck

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La costante di Planck, indicata con h, è una costante fisica fondamentale della meccanica quantistica, introdotta come la costante di proporzionalità fra l'energia e la frequenza di un fotone nei primi anni del novecento da Max Planck e Albert Einstein, rispettivamente nello studio della radiazione emessa da un corpo nero e dell'effetto fotoelettrico.[1][2] È alla base del dualismo onda-particella[3] e della quantizzazione di grandezze come l'energia, la quantità di moto e il momento angolare.

È anche detta quanto d'azione avendo le dimensioni di un'energia per un tempo (cioè di un'azione) e nel sistema di unità di misura delle unità atomiche compone l'unità di misura del momento angolare; inoltre, è una delle costanti fondamentali che definiscono la costante di struttura fine.[4]

Valore

Il valore della costante di Planck è senza errori di misura in quanto, a partire dal 20 maggio 2019, è la costante utilizzata per definire il chilogrammo.[5] Il valore scelto è:[6][7]

h=6,62607015×1034 JHz1

Ricorre di frequente nella trattazione matematica l'espressione h2π, che viene comunemente indicata per comodità di scrittura nelle formule con il simbolo , denominato "h tagliato" o costante di Planck ridotta o costante di Dirac[8], che vale:

=h2π=1,054571817×1034 Js=6,582119569×1016 eVs

Il carattere ℏ è presente anche nella codifica Unicode.

Quantizzazione delle grandezze fisiche

Template:Vedi anche La costante di Planck è legata alla quantizzazione delle grandezze dinamiche che caratterizzano lo stato della materia a livello microscopico, ovvero delle particelle che compongono materia e luce: elettroni, protoni, neutroni e fotoni. Ad esempio, l'energia E trasportata da un'onda elettromagnetica con frequenza costante ν può assumere solo valori pari a:[9]

E=nhνn=0,1,2,3,...

A volte è più conveniente usare la velocità angolare ω=2πν, che dà:

E=nωn=0,1,2,3,...

Nel caso di un atomo, la quantizzazione del momento angolare determina nello spettro di emissione atomico righe di emissione corrispondenti a una serie di numeri quantici. Dato J il momento angolare totale di un sistema con invarianza rotazionale e Jz il momento angolare misurato lungo ogni data direzione, queste quantità possono assumere solo i valori

J2=j(j+1)2,j=0,1/2,1,3/2,...Jz=m,m=j,j+1,...,j

Quindi può essere detta "quanto del momento angolare".

Indeterminazione

Template:Vedi anche La costante di Planck entra anche nel limite di accuratezza nella determinazione dei valori di coppie di variabili, come ad esempio la posizione e la quantità di moto, in base al principio di indeterminazione di Heisenberg. L'indeterminazione nella misurazione della posizione Δx di una particella e l'indeterminazione nella misurazione della sua quantità di moto lungo la stessa direzione Δpx sono infatti vincolate dalla disuguaglianza:[10]

ΔxΔpx2.

Nell'interpretazione più semplice delle relazioni di indeterminazione, le incertezze Δx e Δpx sono calcolate come la deviazione standard su di un numero elevato di misure indipendenti delle rispettive grandezze fisiche eseguite su sistemi identici[11].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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