Lemma di Kac

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In fisica matematica, nell'ambito della teoria ergodica, il lemma di Kac, dimostrato dal matematico Mark Kac nel 1947[1], è un lemma che stabilisce che in uno spazio di misura l'orbita di quasi tutti i punti contenuti in un insieme A di tale spazio, la cui misura è μ(A), ritornano in A entro un tempo medio inversamente proporzionale a μ(A).[2]

Il lemma estende quanto affermato dal teorema di ricorrenza di Poincaré, in cui si dimostra che i punti ritornano in A infinite volte.[3]

Poiché lo spazio delle fasi di un sistema dinamico a n variabili e limitato, ossia con le n variabili che hanno tutte un minimo e un massimo, è, per il teorema di Liouville, uno spazio di misura, il lemma implica che data una configurazione del sistema (punto dello spazio) il tempo di ritorno medio vicino a tale configurazione (in un intorno del punto) è inversamente proporzionale alla grandezza in volume dell'intorno considerato.

Normalizzando a 1 la misura complessiva dello spazio, esso diventa uno spazio di probabilità e la misura P(A) di un suo insieme A rappresenta la probabilità di trovare il sistema negli stati rappresentati dai punti di tale insieme. In questo caso il lemma implica che quanto più piccola è la probabilità di trovarsi in un certo stato (o intorno di esso), tanto più lungo è il tempo di ritorno vicino a tale stato.[4]

In formule, se A è la regione intorno al punto iniziale e TR il tempo di ritorno, il suo valore medio è:

TR=τ/P(A)

Dove τ è un tempo caratteristico del sistema considerato.

Si noti che poiché il volume di A, quindi P(A), dipende esponenzialmente dal numero di variabili del sistema (A=ϵn, con ϵ lato infinitesimo, quindi minore di 1, del volume in n dimensioni),[5] P(A) decresce esponenzialmente all'aumentare delle variabili in gioco nel sistema e di conseguenza cresce esponenzialmente il tempo di ritorno.[6]

In pratica, all'aumentare delle variabili necessarie per descrivere il sistema, il tempo di ritorno cresce rapidamente.[7]

Intuitivamente è abbastanza ovvio comprendere che se le configurazioni possibili sono di numero finito prima o poi si ripeteranno. Altrettanto intuitivo è che le configurazioni più probabili si ripeteranno più frequentemente.

Note

Bibliografia

Voci correlate

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