Matrice nilpotente

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In algebra lineare una matrice quadrata A si dice nilpotente se esiste un intero non negativo n tale che

An=0.

Il più piccolo n per cui questo è vero è detto ordine (o indice) di nilpotenza di A.

Una matrice nilpotente ha tutti gli autovalori nulli, infatti, sia λ un autovalore di A, allora esiste un vettore 𝐯𝟎 (un autovettore di A) tale che A𝐯=λ𝐯, da cui:

An𝐯=λn𝐯=𝟎,

siccome 𝐯𝟎, questo accade quando:

λn=0,

da cui segue λ=0. Di conseguenza una matrice nilpotente ha traccia e determinante nulli.

Esempi

La matrice

M=[0020]

è nilpotente, infatti:

M2=[0020][0020]=[0000]=0.

Anche la matrice seguente è nilpotente:

M=[0000100022004310],

infatti:

M2=[0000000020005200];
M3=[0000000000002000];
M4=[0000000000000000].

Il blocco di Jordan di ordine q associato all'autovalore 0 è una matrice nilpotente con ordine di nilpotenza q:

J=[0100001000010000].

In generale, tutte le matrici triangolari n×n con ogni elemento sulla diagonale principale uguale a 0, sono nilpotenti di ordine n.

Non è vero però che le matrici nilpotenti siano necessariamente triangolari. Ad esempio, la seguente matrice 3×3 non è triangolare ma è nilpotente di ordine 2:

M=[030000090],

infatti:

M2=[000000000].

Proprietà

Ordine di nilpotenza

Se A è una matrice di ordine n nilpotente di ordine k, allora 1kn.

Dimostrazione

Siccome A è nilpotente di ordine k si ha Ak=0, per il teorema di Hamilton-Cayley si ha che A soddisfa il suo polinomio caratteristico χA(t). Siccome deg(χA(t))=n e Ak=0 si ha χA(t)=tn e An=0 (per Hamilton-Cayley), e quindi 1kn.

Matrici simili e nilpotenti

Tutte le matrici simili a una matrice nilpotente sono a loro volta nilpotenti.

Dimostrazione

Si considerino due matrici simili A e B con A nilpotente di ordine n. In quanto simili, esiste una matrice invertibile P tale che B=P1AP. Allora

Bn=(P1AP)(P1AP)(P1AP)
=P1A(PP1)A(PP1)(PP1)AP
=P1AnP=P10P=0.

Quindi anche B è nilpotente.

Endomorfismi nilpotenti

Consideriamo uno spazio vettoriale V, definito su un campo e di dimensione n, e sia f:VV un endomorfismo, allora possiamo rappresentare f tramite una matrice quadrata di ordine n, sia essa A. Diciamo che f è un endomorfismo nilpotente di ordine k se e solo se lo è la matrice rappresentativa A.

Bibliografia