Derivata esterna: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 19:03, 16 nov 2024

In geometria differenziale, la derivata esterna estende il concetto di differenziale di una funzione a forme differenziali di ordine maggiore. La forma attualmente usata della derivata esterna è dovuta ad Élie Cartan.

Definizione

La derivata esterna di una forma differenziale di grado k è una forma differenziale di grado k+1.

Derivata esterna di una funzione

Sia f una funzione liscia (cioè una 0-forma). La derivata esterna di f è il differenziale df di f, ovvero l'unica uno-forma tale che per ogni campo vettoriale X si abbia df(X)=Xf, dove Xf è la derivata direzionale di f in direzione X.[1]

Derivata esterna di una k-forma

La derivata esterna è definita come l'unica trasformazione lineare a valori reali che mappa k-forme in (k+1)-forme tale da soddisfare le seguenti proprietà:

  • df è il differenziale di f per f funzione liscia.
  • d(df)=0 per ogni funzione liscia f.
  • d(αβ)=dαβ+(1)pαdβ, con α una p-forma.

La seconda proprietà vale in un contesto più generale, poiché d(dα)=0 per ogni k-forma α, mentre la terza implica, come caso particolare, che se f è una funzione e α una k-forma allora d(fα)=dfα+fdα poiché le funzioni sono forme di grado zero.

Derivata esterna in coordinate locali

In un sistema di coordinate locale (x1,,xn) si considerino i differenziali (dx1,,dxn), che costituiscono un insieme di uno-forme. Dato un insieme di indici I=(i1,,ik), con 1ipn e 1pk, la derivata esterna di una k-forma:

ω=fIdxI=fi1,i2ikdxi1dxi2dxik

su n è definita nel modo seguente:[1]

dω=i=1nfIxidxidxI

Per una generica k-forma:

ω=IfIdxI

con I=(i1,,in), la definizione è estesa per linearità.

La definizione mostrata in coordinate locali segue dalla definizione precedente. Infatti, sia:

ω=fIdxi1dxik

allora si ha:

dω=d(fIdxi1dxik)
=dfI(dxi1dxik)+fId(dxi1dxik)
=dfIdxi1dxik+p=1k(1)(p1)fIdxi1dxip1d2xipdxip+1dxik
=dfIdxi1dxik
=i=1nfIxidxidxi1dxik

dove fI è interpretata come una zero-forma, alla quale sono applicate le proprietà della derivata esterna.

Formula invariante

Si può trovare una formula esplicita per la derivata esterna di una k-forma ω quando si considerano k+1 campi vettoriali lisci V0,...,Vk:

dω(V0,...,Vk)=i(1)iVi(ω(V0,,V^i,,Vk))
+i<j(1)i+jω([Vi,Vj],V0,,V^i,,V^j,,Vk)

dove [Vi,Vj] sono le parentesi di Lie, e il cappello denota l'omissione di un dato elemento:

ω(V1,,V^i,,Vk)=ω(V1,,Vi1,Vi+1,,Vk)

In particolare, per 1-forme si ha:

dω(X,Y)=Xω(Y)Yω(X)ω([X,Y])

dove X e Y sono campi vettoriali.

La derivata esterna nel calcolo vettoriale

Diversi operatori utilizzati nel calcolo vettoriale sono casi speciali della nozione di differenziazione esterna, o ne hanno una stretta relazione.

Gradiente

Template:Vedi anche Una funzione liscia f:n è una 0-forma. La sua derivata esterna è la 1-forma:

df=i=1nfxidxi=f,

In altre parole, la forma df agisce su ogni campo vettoriale V restituendo in ogni punto il prodotto scalare di V con il gradiente f. La 1-forma df è una sezione del fibrato cotangente che produce un'approssimazione lineare locale di f nello spazio cotangente ad ogni punto.

Divergenza

Template:Vedi anche Un campo vettoriale V=(v1,...,vn) su n possiede una corrispondente (n-1)-forma:

ωV=v1(dx2dx3dxn)v2(dx1dx3dxn)++(1)n1vn(dx1dxn1)
=p=1n(1)(p1)vp(dx1dxp1dxp^dxp+1dxn)

dove dxp^ denota l'omissione di tale elemento. L'integrale di ωV su un'ipersuperficie è il flusso di V attraverso tale ipersuperficie.

La derivata esterna di tale (n-1)-forma è la n-forma:

dωV=div(V)(dx1dx2dxn)

Rotore

Template:Vedi anche Un campo vettoriale V su n possiede una corrispondente 1-forma:

ηV=v1dx1+v2dx2++vndxn

Localmente, ηV è il prodotto interno con V, e l'integrale di ηV lungo un cammino è il lavoro meccanico compiuto "contro" V lungo il cammino. Se n=3, la derivata esterna di ηV è la 2-forma:

dηV=ωrot(V)

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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