Tensore di Einstein: differenze tra le versioni

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Il tensore di Einstein esprime la curvatura dello spaziotempo nell'equazione di campo di Einstein per la gravitazione in teoria della relatività generale.

Definizione

Il tensore di Einstein è definito come

Gμν=Rμν12Rgμν.

In questa espressione Rμν è il tensore di Ricci, gμν è il tensore metrico e R è la curvatura scalare. Per ottenere il tensore di Einstein si contrae due volte la seconda identità di Bianchi

gβνgαμ(λRαβμν+μRαβνλ+νRαβλμ)=0

Contraendo gli indici e tenendo conto dell'antisimmetria del tensore di Riemann, si ottiene

λRννμRλμνRλν=0

Contraendo l'indice ν, assimilando il secondo e il terzo termine e cambiando i segni abbiamo

2μRλμλR=0

Facendo uso della relazione μ(2RλμδλμR)=2μRλμλR, possiamo riscrivere l'equazione precedente come[1][2]

μ(2RλμδλμR)=0

che è detta seconda identità di Bianchi contratta due volte. Moltiplicando entrambi i membri per gνλ abbiamo

μ(2RνμgνμR)=0

ovvero

μ(Rνμ12gνμR)=0

Abbassando gli indici, e tenendo conto che sia il tensore metrico che il tensore di Ricci sono simmetrici, possiamo scrivere

μ(Rμν12gμνR)=0

La quantità tra parentesi coincide con la definizione di Gμν data sopra.

Proprietà

Derivata covariante

La proprietà cruciale che caratterizza il tensore di Einstein è l'identità

μGμν=0

conseguenza della seconda identità di Bianchi. In altre parole, il tensore di Einstein ha divergenza nulla.

Questa proprietà può essere dimostrata nel modo seguente. La seconda identità di Bianchi recita:

λRρσμν+ρRσλμν+σRλρμν=0,

Possiamo contrarre due volte questa uguaglianza usando il tensore metrico inverso:

gνσgμλ(λRρσμν+ρRσλμν+σRλρμν)=0

e otteniamo

μRρμρR+νRρν=0.

In altre parole:

2μRρμρR=0.

L'ultima equazione è possibile riscriverla nella forma:

ρRρμ=12μR,

che risulta essere identica alle classiche identità di Bianchi contratte pubblicate per la prima volta dal matematico tedesco Aurel Voss nel 1880[3].

Traccia

La traccia del tensore di Ricci è la curvatura scalare R. La traccia G del tensore di Einstein in dimensione n può essere calcolata nel modo seguente:

gμνGμν=gμνRμν12gμνgμνRG=R12(nR)G=2n2R

In dimensione n=4 il tensore di Einstein ha quindi traccia R, opposta a quella del tensore di Ricci.

In dimensione n=2 (varietà conformemente piatta) il tensore di Einstein ha traccia nulla.

Note

Bibliografia

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