Ultrafiltro

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In teoria degli insiemi un ultrafiltro 𝒜 è un filtro proprio sull'insieme A tale che ogni sottoinsieme di A o il suo complemento appartiene ad 𝒜, in formule

XA:(X𝒜)(X¯𝒜)

Sia il concetto di filtro che di ultrafiltro furono introdotti da Henri Cartan nel 1937.

Proprietà

Ogni filtro principale è un ultrafiltro, per dimostrare ciò sia x un elemento di A, e 𝒜 il filtro principale generato da x. Allora, per ogni sottoinsieme S di A, se xS, allora S𝒜. Se invece x∉S, per la definizione di insieme complemento, xS¯ e quindi S¯𝒜.

In base a ciò, e senza perdita di generalità, l'ultrafiltro può anche intendersi come un filtro massimale su un'algebra di Boole.

Il filtro cofinito, cioè l'insieme 𝒮 dei sottoinsiemi cofiniti di A, non è un ultrafiltro. Infatti sia S un sottoinsieme cofinito, ossia che contiene tutti gli elementi di A tranne un numero finito. Se A è finito, 𝒮 non è un filtro proprio: infatti l'insieme A{x} ottenuto togliendo un elemento all'insieme di partenza è cofinito, e dunque sta in 𝒮, ma contiene e dunque non è un filtro proprio. Se invece A è infinito, XA tale che sia X che X¯ sono infiniti, e dunque né l'uno né l'altro sono in 𝒮.

Ultrafiltro limite

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Ultrafiltro libero

Un ultrafiltro 𝒰 su di un insieme A si definisce libero quando contiene il filtro cofinito FA.

Si può dimostrare che è impossibile definire un procedimento che consenta di costruire un ultrafiltro libero.

Bibliografia

Voci correlate

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