Triptani
Template:Disclaimer Template:S I triptani sono sostanze a base di triptamine usate nella terapia dell'emicrania e della cefalea a grappolo. Sebbene siano efficaci nel trattamento del singolo attacco doloroso, non sono né preventivi né curativi della malattia[1].
Farmaci
I triptani sono sumatriptan (Imigran), zolmitriptan (Zomig), rizatriptan (Maxalt, Rizaliv), almotriptan (Almogran, Almotrex), frovatriptan (Auradol, Rilamig), eletriptan (Relpax), naratriptan (ancora non disponibile in Italia).
Meccanismo d'azione
I triptani sono agonisti della serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT), specificamente dei recettori 5-HT e 5-HT, che agiscono favorendo la costrizione dei grandi vasi cranici. Al contempo inibiscono il rilascio dei neuropeptidi infiammatori e i terminali nervosi perivascolari del sistema del trigemino.
Controindicazioni ed interazioni
I triptani inducono una piccola risposta vasocostrittrice delle arterie coronariche. Ne è pertanto controindicato l'uso nei pazienti con pregresso infarto miocardico o cardiopatia ischemica, angina di Prinzmetal, malattie vascolari periferiche o nei pazienti con segni o sintomi indicativi di patologie cardiache ischemiche o con storia di ictus o TIA[2].
La contemporanea assunzione di triptani e antidepressivi SSRI o SNRI può causare la sindrome serotoninergica, che può avere anche esito fatale[3].
I triptani non vanno somministrati contemporaneamente ad ergotamina (o derivati ergotaminici) per il rischio di un effetto vasocostrittore additivo.
Efficacia
I triptani hanno dimostrato un'eccellente efficacia nel trattamento degli stati dolorosi dei pazienti affetti da emicrania. Nei pazienti affetti da cefalea a grappolo il trattamento di prima linea è il sumatriptan, l'unico disponibile in iniezioni sottocutanee, che riesce ad alleviare il dolore più velocemente rispetto ad altri triptani disponibili in somministrazione orale o spray nasale[4]. Tuttavia, Template:Cn, Template:Chiarire. Questo non è però dimostrato scientificamente.