Trifluoruro di tiofosforile

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Template:Composto chimico

Il trifluoruro di tiofosforile è il composto inorganico con formula Template:Chem. In questo fluoruro il fosforo è formalmente nello stato di ossidazione +5. In condizioni normali è un gas incolore che si idrolizza al contatto con acqua e si infiamma spontaneamente all'aria.[1][2]

Sintesi

Il trifluoruro di tiofosforile fu sintetizzato per la prima volta da Thorpe e Rodger nel 1888 riscaldando pentasolfuro di fosforo e fluoruro di piombo in assenza di aria e umidità:[3][4]

3PA2SA5+PbFA23PbS+PSFA3

Essi notarono che si otteneva Template:Chem anche riscaldando Template:Chem e Template:Chem, o da Template:Chem, zolfo e fosforo, oppure anche da Template:Chem e Template:Chem.

Successivamente sono stati descritti altri metodi per produrre il composto. Si può aggiungere fluoruro di sodio a Template:Chem in soluzione di acetonitrile.[5] Altrimenti il trifluoruro di fosforo può reagire con solfuro di idrogeno, purché a 200 ºC e 4000 atm:[6]

PFA3+HA2SPSFA3+HA2

Si può anche far reagire sotto pressione Template:Chem e zolfo.[7]

Proprietà

Il trifluoruro di tiofosforile è un composto molecolare polare. La forma della molecola è di tipo tetraedrico, con simmetria Template:Chem.[1] La distanza P-S risulta Template:M, quella P-F Template:M e l'angolo F-P-F è Template:Tutto attaccato.[8]

Reattività

La chimica del trifluoruro di tiofosforile fu caratterizzata già da Thorpe e Rodger nel 1889.[4] In condizioni normali il composto è un gas molto reattivo; sotto pressione condensa formando un liquido incolore. All'aria in presenza di umidità si infiamma spontaneamente con una fiamma di colore variabile dal blu al grigio-verde a seconda delle condizioni, mentre si producono fumi bianchi. Con ossigeno secco la combustione può non essere spontanea e la fiamma è di colore giallo. I prodotti finali sembrano essere Template:Chem, Template:Chem e Template:Chem. Una particolarità di queste fiamme è la loro bassa temperatura. Thorpe e Rodger notarono:[4]

Template:Citazione

Si decompone per riscaldamento formando zolfo, fosforo e fluoruri di zolfo. Se riscaldato in un tubo di vetro il composto si decompone attaccando il vetro, con formazione di Template:Chem, secondo la reazione:

4PSFA3+3Si3SiFA4+PA4+SA4

In acqua idrolizza rapidamente dando soluzioni acide, in accordo con la reazione:

PSFA3+4HA2OHA2S+HA3POA4+3HF

In soluzione basica si scioglie più rapidamente che in acqua, dando luogo alla reazione

PSFA3+6NaOHNaA3PSOA3+3NaF+3HA2O

La reazione con ammoniaca gassosa porta alla formazione di fumi bianchi; i dati analitici sono in accordo con la reazione

PSFA3+4NHA32NHA4F+P(NHA2)A2SF

Gli atomi di fluoro possono essere sostituiti per dare composti derivati come ad esempio Template:Chem, Template:Chem, Template:Chem, Template:Chem, PSFClBr, Template:Chem e Template:Chem. Sono noti anche composti condensati come Template:Chem.[1][2]

Note

Bibliografia

Altri progetti

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