Tricloruro di antimonio
Il tricloruro di antimonio è il composto inorganico di formula SbCl3. In questo composto l'antimonio ha numero di ossidazione +3. In condizioni normali è un solido incolore, molto igroscopico, di odore pungente.[1] Gli alchimisti lo conoscevano con il nome di burro di antimonio. È un composto corrosivo, pericoloso per l'ambiente.
Struttura
SbCl3 è un composto molecolare; allo stato gassoso consta di molecole con struttura piramidale, con simmetria C3v, analoga a quella dell'ammoniaca. Questa struttura è in accordo con la teoria VSEPR. La distanza Sb–Cl risulta di 233 pm. Allo stato solido la struttura molecolare viene mantenuta, e si crea un impaccamento dove ogni atomo di antimonio ha un intorno ottaedrico di sei Cl, tre a distanza più ravvicinata (236 pm) e tre a distanza maggiore ( ≥350 pm).[2]
Sintesi
Il tricloruro di antimonio fu sintetizzato per la prima volta da Johann Rudolph Glauber. Viene preparato per reazione tra antimonio metallico e cloro, o trattando ossido di antimonio(III) con acido cloridrico.[3]
Reattività
Il tricloruro di antimonio è un composto stabile, ma si idrolizza in presenza di acqua formando ossicloruro di antimonio e acido cloridrico.
A seconda della quantità di acqua si possono formare anche altri composti parzialmente idrolizzati tipo:
- .[1]
Il tricloruro di antimonio è un buon acido di Lewis, anche se meno forte del pentacloruro di antimonio. Forma molti ioni cloroantimoniato tip:
- ,
nonché numerosi addotti con molecole organiche, come ad esempio
Il tricloruro di antimonio può agire anche come base di Lewis, ma la sua reattività in tal senso è molto limitata. Esempi sono i complessi metallocarbonilici e .[1]
Usi
Il tricloruro di antimonio è usato come mordente, come catalizzatore per reazioni di polimerizzazione, di cracking e di clorurazione, e per ottenere altri composti di antimonio. Viene usato largamente per rendere ignifughi tessuti, materie plastiche e altri materiali. Il tricloruro di antimonio è inoltre un reagente usato nel test di Carr-Price per determinare la vitamina A e altri carotenoidi. Il tricloruro di antimonio reagisce con i carotenoidi formando un complesso blu che può essere determinato per via spettrofotometrica.[1][3]
Il tricloruro di antimonio è stato anche usato come adulterante per aumentare l'effetto ouzo nell'assenzio. È stato utilizzato in passato per sciogliere e rimuovere i mozziconi di corno dai vitelli senza doverli tagliare.
Una soluzione di tricloruro di antimonio in acido solfidrico liquido è un buon conduttore, sebbene le sue applicazioni siano limitate dalla temperatura molto bassa o dall'alta pressione richiesta affinché l'acido solfidrico sia liquido[4].
Sicurezza
Il tricloruro di antimonio è un composto corrosivo e pericoloso per l'ambiente. Provoca ustioni alla pelle, agli occhi, e a tutte le mucose. Non ci sono dati sulle eventuali proprietà cancerogene.[5]