Tramonto

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Tramonto a Forio, sull'isola d'Ischia

Il tramonto è il momento in cui un astro scompare sotto l'orizzonte.[1][2]

Descrizione

Dal punto di vista strettamente astronomico, il punto sull'orizzonte dal quale al tramonto transita il centro del disco solare corrisponde esattamente alla direzione dell'ovest solo nelle date degli equinozi: ad esempio, nell'emisfero boreale, esso si sposta rispettivamente a nord-ovest nei mesi primaverili ed estivi (raggiungendo il punto più a nord al solstizio d'estate) e a sud-ovest nei mesi autunnali e invernali (analogamente, raggiungendo il punto più a sud al solstizio d'inverno). La zona dell'orizzonte compresa tra il punto più a nord e quello più a sud è detta zona occasa.[3][4]

Al tramonto o al sorgere del Sole è possibile, a volte, osservare un raggio verde.

Posizione all'orizzonte

La figura è calcolata utilizzando la routine della geometria solare come segue:[5] 1.) Per una data latitudine e un dato spazio temporale (una data precisa), calcolare la declinazione del Sole usando longitudine e mezzogiorno solare[6] come input per la routine; 2.) Calcolare l'angolo dell'ora del tramonto usando lTemplate:'equazione del tramonto;[7][8] 3.) Calcolare l'ora del tramonto, che è l'ora di mezzogiorno solare più l'angolo dell'ora del tramonto in gradi diviso per 15; 4.) Utilizzare l'ora del tramonto come input per la routine di geometria solare per ottenere l'angolo azimutale[9] solare al tramonto. In figura si può vedere l'angolo azimutale solare al tramonto, γset, in funzione della latitudine e del giorno dell'anno per l'anno 2020 secondo la convenzione sud-oraria, il che significa se 0<γset<90, allora è nel 3° quadrante; se 90<γset<180, quindi è nel 2° quadrante.[10][11] Una caratteristica della figura è l'apparente simmetria emisferica nelle regioni in cui si verificano effettivamente l'alba e il tramonto giornalieri. Tale simmetria diventa chiara se la relazione emisferica nell'equazione dell'alba viene applicata alle componenti x e y del vettore solare presentato in figura.[5]

Colori

Crepuscolo serale a Joshua Tree, California, che mostra la separazione dei colori gialli nella direzione dal Sole sotto l'orizzonte dell'osservatore e le componenti blu sparse dal cielo circostante
Crepuscolo serale a Joshua Tree, California, che mostra la separazione dei colori gialli nella direzione dal Sole sotto l'orizzonte dell'osservatore e le componenti blu sparse dal cielo circostante

Quando un raggio di luce solare bianca viaggia attraverso l'atmosfera verso un osservatore, alcuni dei colori vengono dispersi fuori dal raggio da molecole d'aria e particelle sospese nell'aria, cambiando il colore finale del raggio che lo spettatore vede.

Poiché i componenti della lunghezza d'onda più corta, come il blu e il verde, si diffondono più fortemente, questi colori vengono preferibilmente rimossi dal raggio.[12] All'alba e al tramonto, quando il percorso attraverso l'atmosfera è più lungo, le componenti blu e verde vengono rimosse quasi completamente, lasciando le tonalità arancioni e rosse della lunghezza d'onda più lunga vediamo in quei momenti. La luce solare arrossata rimanente può quindi essere dispersa da goccioline di nuvole e altre particelle relativamente grandi per illuminare l'orizzonte di rosso e arancione.[13] La rimozione delle lunghezze d'onda più corte della luce è dovuta allo scattering di Rayleigh da parte di molecole d'aria e particelle molto più piccole della lunghezza d'onda della luce visibile (meno di 50 nm di diametro).[14][15] Lo scattering da parte di goccioline di nubi e altre particelle con diametri paragonabili o maggiori delle lunghezze d'onda della luce solare (> 600 nm) è dovuto allo scattering di Mie e non è fortemente dipendente dalla lunghezza d'onda. Lo scattering di Mie è responsabile della luce diffusa dalle nuvole e anche dell'alone diurno di luce bianca attorno al Sole.[16][17][18]

I colori del tramonto sono in genere più brillanti dei colori dell'alba, perché l'aria della sera contiene più particelle dell'aria del mattino.[12][13][15][18] A volte appena prima dell'alba o dopo il tramonto si può vedere un lampo verde.[19]

Vista storica

L'astronomo del XVI secolo Nicolaus Copernicus è stato il primo a presentare al mondo un modello matematico dettagliato e alla fine ampiamente accettato a sostegno della premessa che la Terra si sta muovendo e il Sole rimane effettivamente fermo, nonostante l'impressione dal nostro punto di vista di un Sole in movimento.[20]

Tramonto su altri pianeti

Il tramonto esiste anche sugli altri pianeti, ma è differente a causa della distanza dal sole al pianeta e della composizione atmosferica.[21][22]

Il tramonto marziano

Marte

Su Marte, il Sole al tramonto appare circa due terzi delle dimensioni di come appare dalla Terra,[23] a causa della maggiore distanza tra Marte e il Sole. I colori sono in genere sfumature di blu, ma alcuni tramonti marziani durano molto più a lungo e appaiono molto più rossi di quanto sia tipico sulla Terra. I colori del tramonto marziano differiscono infatti da quelli della Terra. Marte ha un'atmosfera sottile, priva di ossigeno e azoto, quindi la diffusione della luce non è dominata da un processo di Rayleigh Scattering. Invece, l'aria è piena di polvere rossa, sospinta nell'atmosfera da forti venti,[24] quindi il colore del suo cielo è determinato principalmente da un processo di Mie Scattering, che si traduce in più sfumature blu rispetto a un tramonto terrestre. Uno studio ha anche riportato che la polvere marziana alta nell'atmosfera può riflettere la luce solare fino a due ore dopo il tramonto del Sole, proiettando un bagliore diffuso sulla superficie di Marte.[24]

Il tramonto nell'arte

Nella storia dell'arte e nella fotografia il tramonto è stato molto utilizzato come soggetto e interpretato in vari modi e dai vari movimenti artistici che si sono susseguiti nel tempo.[25][26][27][28][29]

Esempi

Galleria d'immagini

Note

Voci correlate

Altri progetti

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