Terna pitagorica

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Template:NN Una terna pitagorica è una terna di numeri naturali a, b, c tali che a2+b2=c2. Il nome deriva dal teorema di Pitagora, da cui discende che ad ogni triangolo rettangolo con lati interi corrisponde una terna pitagorica e viceversa.

Tavoletta babilonese riportante una serie di terne pitagoriche

Se (a,b,c) è una terna pitagorica, lo è anche (da,db,dc), dove d è un numero naturale qualsiasi. Il numero d è quindi un divisore comune dei tre numeri da, db, dc. Una terna pitagorica si dice primitiva se a, b e c non hanno divisori comuni. I triangoli descritti da terne pitagoriche non primitive sono sempre simili a quelli descritti dalla corrispondente terna primitiva.

Formula di Euclide per trovare le terne

Esiste una formula capace di generare tutte le terne pitagoriche primitive; tali formule sono citate da Euclide (Template:Greco antico) nei suoi Elementi (Template:Greco antico):

a=m2n2;b=2mn;c=m2+n2.

Le formule di Euclide generano una terna pitagorica primitiva se e solo se m e n sono coprimi, cioè se non hanno divisori comuni diversi da 1, ed uno di loro è pari e l'altro dispari (se sia n che m sono dispari a, b e c sono pari, e quindi quella terna pitagorica non può essere primitiva). Tutte le terne primitive si possono ottenere in questo modo da un'unica coppia di numeri coprimi m>n, mentre le restanti (non primitive) si possono ottenere moltiplicando i termini di una terna primitiva per un opportuno fattore. Le formule così modificate sono quindi in grado di generare tutte le terne possibili, anche se in modo non univoco:

a=k(m2n2);b=k(2mn);c=k(m2+n2).

Una conseguenza immediata di queste formule è che le terne pitagoriche sono infinite, in quanto sono infinite le possibili scelte di m e n.

Dimostrazione

Il prodotto di a per b (dei due cateti) è sempre divisibile per 12 (=34), mentre il prodotto abc (di tutti e tre i lati del triangolo pitagorico) è sempre divisibile per 60 (=345). Infatti modulo 3 e modulo 4 si hanno solo 0 e 1 come quadrati, quindi, se N=3 o N=4, si ha che se m20modN oppure n20modN, allora m0modN oppure n0modN e quindi b0modN; se invece m2n21modN, allora a0modN. Di conseguenza ab0mod12. Infine, poiché modulo 5 i quadrati sono 0,±1, se m20mod5 oppure n20mod5 oppure m2n21mod5 oppure m2n21mod5, ragionando analogamente si ha che ab0mod5; se invece m2n21mod5 oppure m2n21mod5, allora c0mod5. Quindi, in tutti i casi abc0mod5 da cui abc0mod60.

Terne pitagoriche con c < 100

Esistono solo 16 terne pitagoriche primitive con c<100:

(3,4,5)(5,12,13)(7,24,25)(8,15,17)(9,40,41)(11,60,61)(12,35,37)(13,84,85)(16,63,65)(20,21,29)(28,45,53)(33,56,65)(36,77,85)(39,80,89)(48,55,73)(65,72,97)

Altri esempi di terne pitagoriche

(20,99,101)(60,91,109)(15,112,113)(44,117,125)(88,105,137)(17,144,145)(24,143,145)(51,140,149)(85,132,157)(119,120,169)(52,165,173)(19,180,181)(57,176,185)(104,153,185)(95,168,193)(28,195,197)(84,187,205)(133,156,205)(21,220,221)(140,171,221)(60,221,229)(105,208,233)(120,209,241)(32,255,257)(23,264,265)(96,247,265)(69,260,269)(115,252,277)(160,231,281)(161,240,289)(68,285,293)

Si noti che (in base ai prodotti notevoli)

a2=c2b2=(cb)(c+b).

Si osservi che esistono più terne pitagoriche primitive con lo stesso intero minore. Il più piccolo caso è 20, appartenente a: (20,21,29) e (20,99,101).
Il numero 1229779565176982820 è l'intero minore in esattamente 15386 terne primitive; la più piccola e la più grande fra queste sono:

(1229779565176982820,1230126649417435981,1739416382736996181)

e

(1229779565176982820,378089444731722233953867379643788099,378089444731722233953867379643788101).

Si consideri la fattorizzazione:

1229779565176982820=22×3×5×7×11×13×17×19×23×29×31×37×41×43×47.


L'ultimo teorema di Fermat afferma che non esistono terne non banali analoghe a quelle pitagoriche ma con esponenti maggiori di 2 (cioè che l'equazione an+bn=cn non ammette soluzioni intere se n>2; esclusi i casi banali in cui almeno uno dei numeri è uguale a zero).

Un legame tra terne pitagoriche e primi gemelli può essere stabilito tramite la derivata aritmetica. Infatti un semiprimo i cui fattori primi siano due primi gemelli può essere espresso come n=p(p+2), la sua derivata aritmetica come n=2(p+1) e n2+n'2=(p+1)2+1=p(p+2)+2=n+2. Questi numeri sono fra loro coprimi e perciò costituiscono una terna pitagorica primitiva.

Ciascun numero naturale maggiore di 2 appartiene almeno a una terna pitagorica e ogni numero primo può appartenere al più a 2 terne (in quest'ultima situazione una volta come cateto e una volta come ipotenusa del triangolo rettangolo cui si riferisce).

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