Teorema di Zsigmondy

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Nella teoria dei numeri, il teorema di Zsigmondy, che prende il nome da Karl Zsigmondy, afferma che se a > b > 0 sono interi coprimi, allora per ogni intero n ≥ 1, esiste un numero primo p (chiamato divisore primitivo primo) che divide anbn, ma non divide akbk per tutti gli interi positivi k < n, con le seguenti eccezioni:

  • n = 1, ab = 1; anbn = 1 il quale non ha divisori primi.
  • n = 2, con a + b potenza di due; poiché a² - b² = (a + b)(a1 - b1) ed essendo a - b divisibile per 2, a² - b² non può contenere divisori primi diversi da quelli di a - b.
  • n = 6, a = 2, b = 1; poiché a6b6=2616=63=327, ma né 3 né 7 soddisfano la tesi del teorema; infatti, per k = 4, 3 divide 2414=15, mentre, per k = 3, 7 divide 2313=7 .

Questo teorema generalizza quello di Bang, il quale afferma che se n > 1 e n non è uguale a 6, allora 2n − 1 ha un divisore primo che non divide 2k − 1 per ogni k < n.

Analogamente, an + bn ha almeno un divisore primitivo primo con l'eccezione 23 + 13 = 9.

Il teorema di Zsigmondy è spesso utile, specialmente nella teoria dei gruppi, per dimostrare che vari gruppi hanno ordini distinti eccetto quando sono noti essere gli stessi.[1]

Storia

Il teorema è stato scoperto da Zsigmondy mentre lavorava a Vienna dal 1895 fino al 1925

Generalizzazioni

Sia (an)n1 una successione di interi diversi da 0. L'insieme di Zsigmondy associato alla successione è l'insieme

𝒵(an)={n1:an non ha divisori primi primitivi p}.

L'insieme di Zsigmondy è dunque l'insieme degli indici n tali che ogni numero primo che divide an divide anche am per qualche m<n. Così il teorema di Zsigmondy implica che 𝒵(anbn){1,2,6}, e il teorema di Carmichael afferma che l'insieme Zsigmondy della successione di Fibonacci è {1,2,6,12}, e quello della successione di Pell è {1}. Nel 2001 Bilu, Hanrot, e Voutier[2] hanno dimostrato che in generale, se (an)n1 è una successione di Lucas o una successione di Lehmer, allora 𝒵(an){1n30}. Le successioni di Lucas e Lehmer sono esempi di successioni di divisibilità.

È noto anche che se (Wn)n1 è una successione ellittica di divisibilità, allora l'insieme di Zsigmondy 𝒵(Wn) è finito.[3]Tuttavia, il risultato è inefficace, nel senso che la prova non dà un esplicito limite superiore per l'elemento più grande in 𝒵(Wn), anche se è possibile dare un effettivo limite superiore per il numero di elementi in 𝒵(Wn).[4]

Numeri di Mersenne

Un caso specifico del teorema considera r-esimo numero di Mersenne Mr=2r1, dunque ogni numero M2, M3, M4, ... ha un numero primo nella fattorizzazione che non è presente nella fattorizzazione di un elemento precedente della successione, eccetto M6. Ad esempio M1, M2, M3, ... hanno i fattori 3, 7, 5, 31, (1), 127, 17, 73, 11, 23(89) , ... che non si presentano prima di Mn. Questi fattori, talvolta, vengono chiamati numeri di Zsigmondy 𝒵s(n,2,1).

Note

  1. Template:Cita pubblicazione
  2. Y. Bilu, G. Hanrot, P.M. Voutier, Esistenza di divisori primitivi dei numeri di Lucas e Lehmer, J. Reine Angew. Math. 539 (2001), 75-122
  3. J.H. Silverman, Wieferich's criterion and the abc-conjecture, J. Number Theory 30 (1988), 226-237
  4. P. Ingram, J.H. Silverman, Uniform estimates for primitive divisors in elliptic divisibility sequences, Number theory, Analysis and 'Geometry, Springer-Verlag, 2010, 233-263.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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