Tempo di arresto

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Nella teoria della probabilità, in particolare nello studio dei processi stocastici, un tempo di arresto, conosciuto anche come tempo di Markov, è uno specifico tipo di "tempo casuale", il cui valore dipende solo dagli eventi successi prima o nell'istante stesso. Ad esso può essere associato una regola di arresto, ovvero una regola per definire il tempo d'arresto.

Uno dei risultati più importanti sui tempi di arresto è il teorema di arresto opzionale di Doob.

Definizione

Rispetto a una sequenza di variabili aleatorie X1,X2, un tempo di arresto T è una variabile aleatoria con la proprietà che per ogni t l'evento {T=t} dipende solo dalle variabili X1,X2,,Xt.

Una definizione più generale può essere data attraverso le filtrazioni: sia I un insieme ordinato (ad esempio I= oppure I=[0,+)) e sia (Ω,,t,) uno spazio di probabilità con filtrazione t. Allora una variabile casuale T su Ω è detta tempo di arresto se {Tt}t per ogni t in I.

In altre parole, è possibile decidere se l'evento {Tt} è accaduto conoscendo gli eventi in t: si dice che {Tt} è t-misurabile.

La definizione può anche richiedere che P{T<}=1, ovvero che T sia quasi certamente finito, ma in alcuni casi questa condizione viene omessa.

Proprietà

Sono equivalenti i seguenti fatti:

  1. T è un tempo di arresto
  2. l'evento {T=t}t,tI
  3. l'evento {T>t}t,tI

Dimostrazione

(1) implica (3) e (3) implica (1)

L'evento {T>t} è pari al complementare di {Tt}per ogni t appartenente a I, ossia {T>t}={Tt}c,tI.

(1) implica (2)

Dato che T è un tempo di arresto si ha che {T=t}={{Tt} se t=min(I){Tt}{Tt1} altrimenti

(2) implica (1)

L'evento {Tt} può essere visto come l'unione di tutti gli eventi {T=s} per ogni st, ossia {Tt}=sI,st{T=s}. Considerando che {T=s} appartiene a s e s appartiene a t, in quanto st, si può dedurre che tutta l'unione degli eventi appartiene a t.

Istante aleatorio

Se T è un tempo di arresto rispetto alla filtrazione =(𝓉)tI si può definire l'evento {T=+} come l'intersezione di tutti gli eventi {T>t}, per ogni t, ossia {T=+}=tI{T>t}. Per la proprietà (1) dei tempi di arresto si ha che l'evento {T>t} appartiene a t e quindi l'intersezione su tutti i t appartiene all'or logico su tutta la filtrazione, ossia tIt, data dalla σ-algebra generata dall'unione della filtrazione. Pertanto si definisce la tribù =σ(tIt)=tIt con I=.

Si definisce la tribù T={A:A{T=t}t,tI}, che rappresenta l'informazione disponibile ad ogni tempo t. Se (Xt)tI è un processo stocastico reale e T una variabile aleatoria discreta dallo spazio (Ω,𝒜,P) a valori in I{+}è possibile definire la variabile aleatoria reale XT, che assume il valore del processo all'istante aleatorio T, come la somma di tutte le Xt quando {T=t} più un valore x quando {T=+}, ossia XT=tIXtI{T=t}+xI{T=+}, dove IE è la funzione indicatrice dell'evento E.

Criterio di misurabilità ad un istante aleatorio

Se il processo (Xt)tI è adattato alla filtrazione =(𝓉)tI e T è un tempo di arresto rispetto a , allora il valore del processo all'istante aleatorio T è T-misurabile. In altre parole la variabile aleatoria XT è misurabile rispetto alla tribù T.

Dimostrazione

Per definizione di valore ad un istante aleatorio si ha che XT=tIXtI{T=t}+xI{T=+}. Dato che (Xt)t è adattato rispetto a si ha che ogni Xt è t-misurabile. Essendo T un tempo di arresto anche la funzione indicatrice dell'evento {T=t} è t-misurabile, mentre la funzione indicatrice dell'evento {T=+} è misurabile rispetto alla tribù . Pertanto tutta la somma è misurabile rispetto a e quindi per ogni B(){XTB}. In altre parole per ogni boreliano della retta reale, l'evento che il valore del processo arrestato al tempo aleatorio T appartenga a è misurabile rispetto a .

L'evento {XTB}{T=t} è pari all'evento {XtB}{T=t}, in quanto T=t. Avendo che {XtB}t in quanto il processo (Xt)tI è adattato rispetto alla filtrazione e {T=t}t in quanto T è un tempo di arresto rispetto alla filtrazione, anche l'evento intersezione è t-misurabile.

Pertanto {XtB}{T=t}t{XTB}T, ossia XT è T-misurabile.

Processo stocastico arrestato ad un tempo aleatorio

Se X=(Xt)tI è un processo stocastico reale adattato ad una filtrazione =(𝓉)tI e T è un tempo di arresto rispetto a , si chiama il processo arrestato al tempo T, il processo così definito: X|T=(XTt)tI , dove XTt={Xt se T>tXT se Tt

Il processo arrestato ad un istante aleatorio assume quindi gli stessi valori del processo stocastico originario, per tutti gli istanti inferiori al tempo di arresto, mentre per gli istanti maggiori è pari al valore del processo al tempo di arresto.

Esempio

Dato un processo X=(X1,X2,X3,X4,X5,X6,,Xn,Xn+1,Xn+2,)e un tempo di arresto T=5, il processo relativo arrestato X|T è definito dai valori delle variabili aleatorie di X negli istanti da 1 a 5, mentre dall'istante 6 in poi assume sempre il valore di X5.

X|T=(X1,X2,X3,X4,X5,X5,X5,,X5,X5,)

Misurabilità di un processo arrestato

Dato che X|T è un processo derivato da X=(Xt)tI e X è adattato rispetto alla filtrazione =(𝓉)tI, anche X|T è misurabile rispetto a . Infatti XTt sono misurabili rispetto a Tt, per ogni tI e la tribù Tt è più piccola o al più uguale a quella di t in quanto Ttt. Quindi anche X|T è adattato rispetto a .

Esempi

Se consideriamo il caso di due persone che giocano a testa e croce, vincendo o perdendo 1 euro (passeggiata aleatoria simmetrica su ) e con un capitale finito, si possono definire le seguenti regole di arresto:

  • Fermarsi dopo una giocata o un certo numero di giocate, ovvero nel caso in cui τ sia un tempo deterministico, è una regola d'arresto.
  • Fermarsi quando uno dei due finisce i soldi è una regola di arresto.
  • Fermarsi quando uno raggiunge il massimo di vincite non è una regola di arresto, siccome presuppone di conoscere anche le scommesse successive.
  • Fermarsi quando uno raddoppia il proprio capitale, se si richiede che il tempo di arresto sia quasi certamente finito, non è una regola di arresto, in quanto c'è una probabilità positiva che questo non accada.

Bibliografia

Template:Portale