Tempo di Planck

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Template:S Template:Unità In fisica il tempo di Planck è l'unità naturale del tempo. Il tempo di Planck è il tempo che impiega un fotone che viaggia alla velocità della luce per percorrere una distanza pari alla lunghezza di Planck. È considerato il più breve intervallo di tempo misurabile.

Il tempo di Planck è dato dalla relazione

tP=Gc5

dove:

Inserendo i valori delle tre costanti universali si ottiene

tP5,39×1044s
1s1,855×1043tP

La granularità del tempo

Il tempo di Planck è il "quanto del tempo", cioè il più piccolo intervallo temporale misurabile, che abbia quindi un significato fisico. Ciò comporta, ad esempio, che in cosmologia risulti privo di senso chiedersi come fosse l'Universo nell’era di Planck, ovvero fra il Big Bang e 1 tP (1 tempo di Planck). L'età stimata dell'universo è Template:M ovvero circa Template:M.

L'idea che ci sia un valore minimo per la durata di un intervallo temporale, cioè che il tempo sia granulare, è antica. Già Democrito potrebbe averla avanzata, ma purtroppo le sue opere sono andate perdute. Sappiamo, invece, con certezza che Isidoro di Siviglia, un filosofo del VII secolo sostenne questa idea nelle sue Etymologiae e così pure il Venerabile Beda nell'opera De Divisionibus Temporum. Pochi secoli dopo, nel XII secolo, anche la Guida dei Perplessi di Maimonide affermò che "Il tempo è composto da atomi, cioè da molte parti che non possono essere ulteriormente suddivise, a causa della corta durata".[1] Lo stesso concetto lo troviamo in sant'Agostino.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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