Solfato mercuroso
Il solfato mercuroso è un sale di mercurio(I) dell'acido solforico. Si presenta allo stato solido cristallino con colorazione bianco giallastra, che diventa bruna per esposizione alla luce.
È un composto molto tossico, il cui principale utilizzo riguarda le celle elettrochimiche.
Sintesi
Il solfato mercuroso può essere preparato addizionando acido solforico a una soluzione di nitrato mercuroso:[1][2]
Un altro metodo di sintesi consiste nell'ossidare direttamente un eccesso di mercurio con acido solforico concentrato:[1]
Uso nelle celle elettrochimiche
Il solfato mercuroso venne per la prima volta introdotto nelle celle elettrochimiche da Josiah Latimer Clark nel 1872, rappresentando un miglioramento della precedente cella Daniell.[3] In seguito fu usato per costruire la pila Weston, ampiamente impiegata durante il XX secolo come pila di riferimento.
Insieme al solfato d'argento, risulta essere un buon elettrodo a temperature superiori ai 100 °C.[4] La bassa solubilità del solfato mercuroso, che ne limita la diffusione dal catodo, è però sufficiente a garantire un grande potenziale a un elettrodo al mercurio: queste caratteristiche peculiari rendono particolarmente adatto il composto per l'impiego in celle standard.[5]