Sara Seager

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Template:Bio È docente presso il Massachusetts Institute of Technology ed è nota per il suo lavoro sui pianeti extrasolari e le loro atmosfere. È autrice di due libri di testo al riguardo[1][2] ed è stata riconosciuta per le sue ricerche da Popular Science,[3] Discover Magazine,[4] Nature,[5] e TIME Magazine.[6] Seager è stata inserita nella MacArthur Fellowship nel 2013 citando il suo lavoro teorico sulla rilevazione di tracce chimiche su atmosfere di esopianeti e lo sviluppo di osservatori spaziali a basso costo per osservare i transiti planetari.[7]

Biografia

Seager è nata a Toronto, in Canada, da una famiglia ebraica.[8][9][10] Suo padre David Seager, che aveva perso i capelli a 19 anni, era un pioniere e uno dei leader mondiali nel trapianto di capelli e il fondatore del Seager Hair Transplant Centre di Toronto.[11][12]

Si è laureata in matematica e fisica all'Università di Toronto nel 1994 e ha conseguito un dottorato di ricerca in astronomia presso la Harvard University nel 1999. La sua tesi di dottorato sviluppava modelli teorici di atmosfere su pianeti extrasolari e fu supervisionata da Dimitar Sasselov.[13][14]

È stata assegnista di ricerca presso l'Institute for Advanced Study tra il 1999 e il 2002 e membro senior dello staff di ricerca presso la Carnegie Institution di Washington fino al 2006. È entrata a far parte del Massachusetts Institute of Technology nel gennaio 2007 come professoressa associata di fisica e scienze planetarie[15] ed è stata nominata docente ordinaria nel luglio 2010.[16]

Ricerca accademica

La NASA l'ha definita un'astronomica Indiana Jones.[17] Sara Seager ha usato il termine nano gassoso per un pianeta ad alta massa di tipo super Terra composto principalmente da idrogeno ed elio in un'animazione di un modello dell'esopianeta Gliese 581 c. Il termine nano gassoso è stato anche usato per riferirsi a pianeti più piccoli dei giganti gassosi, con atmosfere di idrogeno ed elio molto dense.

Equazione di Seager

Seager ha sviluppato una versione parallela dell'equazione di Drake per stimare il numero di pianeti abitabili nella galassia.[18] Invece che sulle forme di vita aliene con tecnologia radio, Seager ha rivisto l'equazione di Drake per concentrarsi semplicemente sulla presenza di qualsiasi vita aliena rilevabile dalla Terra. L'equazione si concentra sulla ricerca di pianeti con gas di traccia biologica, gas prodotti dalla vita che possono accumularsi nell'atmosfera di un pianeta a livelli che possono essere rilevati con telescopi spaziali remoti.

N=N*FQFHZFoFLFS

dove:

  • N indica il numero di pianeti con segni di vita rilevabili
  • N* il numero di stelle osservate
  • FQ la frazione di stelle placide
  • FHZ la frazione di stelle con pianeti rocciosi nella zona abitabile
  • Fo la frazione di quei pianeti che possono essere osservati
  • FL l'ulteriore frazione che ospita la vita
  • FS la frazione dei pianeti che ospitano la vita nella quale questa produce una firma gassosa rilevabile

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