Reattivo di Schwartz
Il reattivo di Schwartz è il composto organometallico con formula Template:Chem, a volte abbreviata come Template:Chem. Questo complesso di zirconio fu ottenuto per la prima volta da Wailes e Weigold nel 1970,[1] e prese il nome reattivo di Schwartz nel 1974 quando il chimico statunitense Jeffrey Schwartz lo utilizzò per sviluppare le reazioni di idrozirconazione.[2] Disponibile in commercio,[3] Template:Chem in condizioni normali è un solido bianco, sensibile all'aria, all'umidità e alla luce.[4] Trova applicazione in sintesi organica per varie trasformazioni, soprattutto per alcheni e alchini.[5]
Struttura

Il composto adotta la struttura tipo metallocene piegato simile a quella di svariati altri complessi Template:Chem. Misure di diffrazione elettronica su microcristalli (MicroED)[6] e di spettroscopia FT-IR[1] hanno evidenziato una struttura dimera con gli idruri a ponte tra i due centri metallici (Figura 1).
Sintesi
Il reattivo di Schwartz si può preparare riducendo il dicloruro di zirconocene con Template:Chem:
Durante la reazione si forma anche Template:Chem, che trattato con diclorometano si trasforma a sua volta in Template:Chem.[4] Come riducente si può usare Template:Chem al posto di Template:Chem.[7]
Applicazioni
L'impiego di Template:Chem in sintesi organica ha attratto interesse perché questo reattivo è poco costoso, facile da preparare, e induce una varietà di reazioni in condizioni blande con alta resa.[2] La reazione più comune è l'idrozirconazione (un tipo di idrometallazione): un legame Zr-H viene addizionato a un legame insaturo (ad esempio un alchene RC=CR) per dare un intermedio con un legame Zr-C (RHC-CRZr), intermedio che può in seguito reagire ulteriormente. La reazione di idrozirconazione è usata spesso per funzionalizzare alcheni e alchini.[8] Ad esempio gli alcheni formano intermedi che possono poi fornire alcani, bromoalcani e chetoni tramite reazioni con elettrofili come acido cloridrico, bromo e cloruri acilici:
Alcuni dei numerosi altri possibili impieghi del reattivo di Schwartz sono:[5][9] formazione di legami C-C,[8] formazione e apertura di cicli,[8] riduzione di amidi ad aldeidi,[10] vinilazione di chetoni,[11] sintesi di antibiotici.[8]
Note
Bibliografia
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