Proiezione conica equidistante

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Carta tolemaica basata sulla proiezione conica equidistante

La proiezione conica equidistante è una proiezione cartografica di sviluppo conica elaborata sin dall'antichità classica, ed in effetti corrisponde alla prima proiezione proposta da Tolomeo.[1] La forma definitiva della proiezione fu raggiunta dal cartografo francese Guillaume Delisle nel 1745[2].

La proiezione conica equidistante ha l'utile proprietà che le distanze lungo i meridiani sono conservate in proporzione. Anche le distanze lungo i due paralleli "standard" scelti dal cartografo per costruire la carta, sono conservate in modo proporzionale ed i due paralleli sono privi di distorsioni.

Questa proiezione è spesso utilizzata per rappresentare aree geografiche allungate in senso est-ovest, e i paralleli "standard" sono scelti a un sesto dal margine meridionale e a un sesto dal margine settentrionale dell'area da rappresentare. In questo modo la distorsione è minimizzata nella regione che interessa.

Formule

Il mondo rappresentato con la proiezione conica equidistante. Sono stati scelti come paralleli "standard" il 20°N e il 60°N

In questa proiezione si stabilisce un punto "assiale" sulla superficie della sfera, corrispondente alla direzione dell'asse del cono. Nella descrizione che segue ci si riferisce alla Terra e il punto "assiale" è il Polo Nord, tuttavia mutatis mutandis il discorso vale anche per un'altra sfera e/o per un altro punto "assiale".

Con:

  • r la distanza sulla carta dal centro dell'arco di cerchio
  • R il raggio terrestre
  • α l'angolo inscritto espresso in radianti che insiste sull'arco che va da un punto sulla Terra al punto "assiale", cioè la distanza sulla Terra divisa per R (quando il Polo Nord viene scelto come punto "assiale", indicando con β la latitudine espressa in radianti, vale: α=π2β).
  • s la scala lungo il raggio[3], che è allo stesso tempo la scala lungo i paralleli standard.
  • n il numero di gradi sessagesimali (generalmente compreso fra 0 e 1) in cui viene raffigurato sulla carta un grado di longitudine sferica; l'intera carta sarà costituita perciò da un settore circolare di 360 n gradi
  • r0 il raggio sulla carta dell'arco di cerchio che rappresenta il Polo Nord:
n=sinα1sinα2α1α2
r0=Rs(sinα1nα1)=Rs(sinα2nα2)=Rsα1sinα2α2sinα1α1α2
r=r0+Rsα

Il raggio dell'arco di cerchio sulla carta che rappresenta il Polo Sud è quindi:

r=r0+πRs

Casi limite

Quando entrambi i paralleli "standard" coincidono con il Polo Nord abbiamo la proiezione azimutale equidistante. Al limite abbiamo n = 1 e r0=0.

Quando i paralleli "standard" abbiano lo stesso grado di latitudine, ma uno Nord e l'altro Sud, abbiamo la proiezione cilindrica equidistante al limite perciò n va a 0 e r0 a infinito, e abbiamo y come coordinata parallela all'asse del cilindro:

y=Rsβ

Note

  1. Template:Cita libro
  2. Rankin Bill, Radical cartography, 2006 Projection reference
  3. La scala 1:1000 può per esempio essere espressa anche con il numero 0,001.

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