Progressione aritmetica

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Una progressione aritmetica

In matematica una progressione aritmetica è una successione di numeri tali che la differenza tra ciascun termine (o elemento) della successione e il suo precedente sia una costante. Tale costante viene detta ragione della progressione. Per esempio, la successione 3, 5, 7, 9, 11, ... è una progressione aritmetica di ragione 2.

Calcolo

Se il primo termine di una progressione aritmetica è a1 e la ragione è d, allora l'n-esimo termine della successione è dato da:

an=a1+(n1)d.

Tale proprietà può essere estesa a un qualsiasi termine della progressione; si avrà quindi che:

ar=as+(rs)d

La somma dei numeri di una progressione aritmetica finita si chiama serie aritmetica. La somma S dei primi n valori di una progressione aritmetica è uguale a:

Sn=12n(a1+an),

dove a1 è il primo termine e an l'n-esimo.

Esempio: somma dei primi n interi positivi

Per esempio per trovare la somma dei primi n interi positivi k=1nk, si calcola:

k=1nk=1+2++n=n(n+1)2.

Dimostrazione

Si deve dimostrare che n(a1+an)2=a1+a2+a3++an. Posizioniamo due progressioni aritmetiche uguali a quella data una sopra l'altra e con gli addendi invertiti di posizione. Ponendo S uguale alla somma e andando poi a sommare in verticali gli addendi corrispondenti, abbiamo che:

S=a1+a2++an1+an
S=an+an1++a2+a1
______________________________________________________
2S=(a1+an)+(a2+an1)++(an+a1)

La riga inferiore presenta addendi uguali perché a1+an=a2+an1=a3+an2==a1+an. Ciò è facilmente dimostrabile. Infatti, ricordando che l'n-esimo termine è dato da a1+(n1)d, effettuando le seguenti sostituzioni:

  • a2=a1+d
  • an1=and

e scrivendo

a1+an=(a1+d)+(and),

si dimostra che

a1+an=a2+an1.

Simili uguaglianze sono dimostrabili per gli altri termini della somma. Ma allora, ricordando che la somma della riga inferiore contiene n termini

2S=n(a1+an)

dividendo entrambi i membri dell'equazione per 2

S=n(a1+an)2.

Caratteristiche

Le progressioni aritmetiche forniscono le sequenze di intervalli consecutivi di uguale ampiezza (la ragione); queste sequenze servono per la definizione degli integrali e per le campionature delle funzioni reali di una variabile reale; queste ultime sono utilizzate per la presentazione grafica di queste funzioni in tutti gli odierni sistemi e pacchetti computazionali.

Il teorema di Dirichlet, dimostrato nel 1837 da Peter Gustav Lejeune Dirichlet, afferma che in ogni progressione aritmetica in cui il primo termine a e la ragione d siano interi coprimi (ossia valga MCD(a,d)=1) si trovano infiniti numeri primi.

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