Phalacrocarpum oppositifolium
Phalacrocarpum oppositifolium Willk., 1864 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (clade Eurasian grade) e sottotribù Leucanthemopsidinae. Phalacrocarpum oppositifolium è anche l'unica specie del genere Phalacrocarpum Willk., 1864.[1][2][3][4]
Etimologia
Il nome generico (Phalacrocarpum ) deriva da due parole greche "phalakros" (= calvo) e "karpos" (= frutto).[5][6] L'epiteto specifico ( oppositifolium) indica che le foglie hanno una disposizione opposta lungo il caule.
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Heinrich Moritz Willkomm (1821-1895) nella pubblicazione " Botanische Zeitung. Berlin" ( Bot. Zeitung (Berlin) 22: 252) del 1864.[7] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce è perenne con habitus di tipo erbaceo/suffruticoso (anche legnoso). L'indumento è formato da peli medifissi.[8][9][10][4][11][12]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o raramente ramosa.
Foglie. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto, con lamina lobata 2-pennatosetta) e bordi seghettati o dentati. La parte inferiore dei fusti è rivestita dalle foglie basali.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a meniscoidi, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, a consistenza erbacea e ampi margini scariosi bruno-scuri, sono disposte in modo più o meno embricato su 4 serie. Il ricettacolo, convesso, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori; talvolta è pubescente.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono essere neutri;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili (o funzionalmente maschili).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[13]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è bianco, raramente è rossastro;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; il collare filamentare è a balaustra. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. La forma è strettamente obovoide, leggermente curva o diritta. I lati sono percorsi da alcune (da 7 a 9) coste longitudinali. L'apice del frutto è marginalmente arrotondato. Il pericarpo è privo delle cellule mucillaginifere lungo le coste e dei sacchi resinosi.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[9][10]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Spagna e Portogallo.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][11][12]
Filogenesi
l gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Phalacrocarpum (insieme alla sottotribù Leucanthemopsidinae) è incluso nel clade Eurasian grade.[4].
I caratteri distintivi della specie Phalacrocarpum oppositifolium sono:[12]
- il portamento di questa specie è strisciante suffruticoso perenne;
- la disposizione delle foglie sul caule è opposta;
- le foglie sono pennatofide con bordi seghettati.
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18.[12]
Tempi di divergenza in base all'"orologio molecolare": 9,5 milioni di anni fa.[17]
Sottospecie
Per la specie di questa voce sono riconosciute valide le seguenti sottospecie:[3]
- Phalacrocarpum oppositifolium subsp. anomalum (Lag.) Vogt & Greuter, 2003 - Distribuzione: Spagna.
- Phalacrocarpum oppositifolium subsp. hoffmannseggii (Samp.) Nieto Fel., 1982 - Distribuzione: Spagna e Portogallo.
- Phalacrocarpum oppositifolium subsp. oppositifolium
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Chrysanthemum oppositifolium Brot.
- Leucanthemum oppositifolium (Brot.) Samp.
- Pyrethrum oppositifolium (Brot.) Spreng.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 Template:Cita web
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Template:Cita.
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- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 Template:Cita.
- ↑ 12,0 12,1 12,2 12,3 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Phalacrocarpum oppositifolium Royal Botanic Gardens KEW - Database
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