Pertya

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Pertya Sch.Bip., 1862 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Descrizione

Il portamento
Pertya robusta
Le foglie
Pertya glabrescens
Infiorescenza
Pertya triloba
I fiori
Pertya scandens

Le specie di questa voce sono piante perenni con portamenti erbacei, arbustivi o (raramente) rampicanti. Queste specie sono rizomatose. I fusti possono essere semplici o ramificati.[3][4][5][6][7][8]

Le foglie sono rosulate, raggruppate su brachiblasti o cauline. Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata, picciolate o sessili. La forma delle lamine è varia: intera o divisa (lobata) con contorno da subulato a lanceolato o da oblungo a ovato e bordi che possono essere continui o dentati. Le venature sono palmate o pennate. Le stipole sono assenti.

Le infiorescenze sono composte da capolini, subsessili o peduncolati, terminali, solitari (a volte su rami brachiblasti) o raccolti in formazioni panicolate o racemose. I capolini, di tipo discoide e omogami, sono formati da un involucro a forma da cilindrica a campanulata composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee disposte in 5 - 15 serie (raramente sono uniseriate) in modo embricato e scalato sono disuguali e di vario tipo a consistenza fogliacea oppure membranosa o coriacea. Il ricettacolo, a forma piatta, glabro o villoso, in genere è nudo (privo di pagliette).

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori, da 1 a 16 (mediamente sono 5), sono isomorfi (tutti uguali), actinomorfi (corolle tubulose), ermafroditi e fertili. Raramente sono presenti fiori unisessuali.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla è profondamente pentalobata con lobi uguali (raramente sono irregolari), a volte attorcigliati; i colori generalmente sono bianchi.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata, pelosa o finemente laciniata. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e bilobo con nodo basale glabro; i due stigmi sono divergenti, corti e ottusi, pelosi o papillosi dorsalmente. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è fusiforme (da obovoide a oblunga) con 10 coste/venature; la superficie è glabra o setolosa. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il carpoforo (o capopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. Il pappo (raramente assente) è formato da 2 o 3 serie di setole finemente barbate, decidue o persistenti, sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle specie di questo gruppo è asiatica (dall'Afghanistan al Giappone).

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]

Filogenesi

La posizione della sottofamiglia Pertyoideae, nell'ambito delle Asteraceae, è abbastanza centrale: tra le sottofamiglie Hecastocleidoideae e Tarconanthoideae; ed è caratterizzata da erbe aromatiche, peli conici e multicellulari, corolle non chiaramente bilabiate (irregolarmente divise), polline tricolpato con spine solide, stigmi abbastanza corti e pelosi nella parte abassiale e pappo spesso uniseriato.[1]

All'interno della tribù il genere di questa voce risulta essere parafiletico (diventa monofiletico includendo il genere monotipo Myripnois). In precedenza anche il genere Macroclinidium Maxim. è stato incluso in Pertya.[13]

Pertya si distingue dagli altri generi della tribù per i seguenti caratteri: da Ainsliaea per le setole del pappo barbate (in Ainsliaea sono piumose); da Catamixis principalmente per il suo portamento eterotalamico (impollinazione tra fiori diversi), mentre in Catamixis l'habitus è omotalamico. Il genere Pertya è caratterizzato dall'avere macroblasti (rami con internodi piuttosto lunghi e foglie ben distanziate) e brachiblasti che portano rispettivamente foglie alterne e congestionate ed è stato suddiviso in tre sezioni: Pertya sez. Pertya, Pertya sez. Phylicoides e Pertya sez. Sinensis.[14]

Il periodo di separazione della sottofamiglia varia da 38 a 2 milioni di anni fa.[1]

Il numero cromosomico delle specie di Pertya è 2n= 24, 26 e 28.[6]

Elenco generi

Il genere comprende le 27 seguenti specie: Template:Div col

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Pertya Royal Botanic Gardens KEW - Database

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