Perossido di sodio
Il perossido di sodio è il composto inorganico di formula Na2O2. Si tratta di un solido che si forma bruciando il sodio con ossigeno.[1] In condizioni normali è un solido igroscopico di colore giallo chiaro. È una base forte e un potente ossidante. A contatto con materiali organici o altri riducenti può incendiarsi e anche esplodere.
Struttura e proprietà
Il perossido di sodio cristallizza con simmetria esagonale.[2] Per riscaldamento a 512 °C la forma esagonale passa ad una fase di simmetria ignota.[3] Per ulteriore riscaldamento oltre il punto di fusione (460 °C) il composto a 657 °C si decompone rilasciando O2, prima di arrivare al punto di ebollizione.[4]
Sintesi
Il perossido di sodio fu sintetizzato per la prima volta da Gay-Lussac e Thenard nel 1811 bruciando sodio con ossigeno. Industrialmente Na2O2 è stato prodotto su larga scala fino agli anni ottanta, quando fu introdotta una sintesi economicamente più vantaggiosa per il perossido di idrogeno, che ha soppiantato l'uso industriale di Na2O2.[5]
Su larga scala Na2O2 era preparato facendo reagire sodio e ossigeno a 130–200 °C. Veniva generato ossido di sodio, che poi assorbiva ossigeno in un secondo stadio:[3]
Reattività
Na2O2 è una base forte e un potente ossidante. A contatto con materiali organici o altri riducenti può incendiarsi e anche esplodere. In acqua reagisce liberando idrossido di sodio e perossido di idrogeno:
Reagisce con CO e CO2 per formare il carbonato:
La reazione con CO2 libera ossigeno ed è utilizzata per purificare l'aria in spazi confinati come i sottomarini.[1]
Usi
Il perossido di sodio era utilizzato come sbiancante per tessuti e per la polpa di legno. Oltre all'uso per assorbire CO e CO2 in respiratori subacquei e sottomarini, oggi trova limitate applicazioni specialistiche. Ad esempio, nei laboratori viene usato come ossidante e fondente nell'analisi chimica.[5]
Indicazioni di sicurezza
Na2O2 è disponibile in commercio. Il composto provoca gravi ustioni alla pelle e a tutte le mucose, nonché gravi lesioni oculari. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. È considerato poco pericoloso per l'ambiente.[6]
Note
Bibliografia
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