Papiro 46

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Manoscritto del Nuovo Testamento

Il Papiro 46 (𝔭46) è uno dei più antichi manoscritti esistenti del Nuovo Testamento. La datazione più probabile è tra il 175 e il 225[1]. Fa parte dei Papiri Chester Beatty. Secondo Bible Research, 𝔭46 contiene (nell'ordine) «gli ultimi otto capitoli di Romani; tutta Ebrei; virtualmente tutte 1-2 Corinzi; tutte Efesini, Galati, Filippesi, Colossesi; e due capitoli di 1 Tessalonicesi. In fondo a tutti i fogli manca qualche riga, a causa del deterioramento».[2]

Contenuto del papiro

𝔭46 contiene la maggior parte delle epistole paoline. Alcuni fogli sono mancanti; gli altri si possono trovare attualmente nella Biblioteca Chester Beatty o all'Università del Michigan.

Foglio Contenuto Collocazione
1-7 Template:Passo biblico mancante
8 Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
9-10 Template:Passo biblico mancante
11-15 Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
16-17 Template:Passo biblico Università del Michigan
18 (frammento) Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
19-28 Template:Passo biblico-Template:Passo biblico Università del Michigan
29 Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
30 Template:Passo biblico Università del Michigan
31-39 Template:Passo biblico-Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
40 Template:Passo biblico Università del Michigan
41-69 Template:Passo biblico-Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
70-85 Template:Passo biblico, Template:Passo biblico, Template:Passo biblico Università del Michigan
86-94 Template:Passo biblico, Template:Passo biblico, Template:Passo biblico, Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
95-96 Template:Passo biblico mancante
97 (frammento) Template:Passo biblico Biblioteca Chester Beatty
98-104 Contenuto incerto mancante

Dimensioni del papiro

La dimensione delle pagine è di circa 28x16cm con un'unica colonna di testo (circa 11.5cm). Ci sono tra 26 e 32 righe di testo per pagina, sebbene sia la larghezza delle linee sia il numero di righe per pagina aumenta verso la fine. Le righe finali sono danneggiate: 1-2 righe mancano nel primo quarto, 2-3 nella metà centrale e fino a sette righe nell'ultimo quarto.

Contenuto ignoto

I sette fogli persi dall'inizio chiaramente contenevano la parte iniziale della Lettera ai Romani. Tuttavia, il contenuto dei sette fogli mancanti a partire dalla fine non è certo. Ci sarebbe abbastanza spazio per la Seconda lettera ai Tessalonicesi ed eventualmente per la Lettera a Filemone ma non per le Lettere pastorali. Frederic G. Kenyon calcola[3] che la Seconda lettera ai Tessalonicesi avrebbe occupato due fogli, il che lascia 5 fogli (10 pagine) per la Prima lettera a Timoteo (8.25 pagine a questo ritmo), Seconda lettera a Timoteo (6 pagine), la Lettera a Tito (3.5 pagine) e la Lettera a Filemone (1.5 pagine) – 19.25 pagine, mentre solamente 10 sono quelle disponibili.

Recentemente Alessandra Peri[4] ha avanzato l'ipotesi che i fogli finali mancanti contenessero i primi tre capitoli dell'Apocalisse di Giovanni.

Segni di lettura

Lungo tutto il capitolo di Romani ed Ebrei e il successivo contenente la Prima lettera ai Corinzi, sono stati trovati piccoli e densi tratti o puntini, è stato comunemente ritenuto che siano segni di un lettore piuttosto che dello scrittore del manoscritto poiché l'inchiostro spesso è molto più chiaro di quello del testo stesso.[5] Sembrano marcare il senso delle divisioni (similmente alla numerazione dei versetti che si trovano nelle bibbie contemporanee) e sono stati trovati anche in brani del 𝔭45, probabili prove di letture in comunità che hanno posseduto entrambi i codici.

Provenienza

La provenienza di 𝔭46 è sconosciuta, anche se probabilmente è stato originariamente scoperto nelle rovine di una chiesa paleocristiana o in un monastero.[6] Dopo la scoperta del Cairo, il manoscritto è stato rotto dal rivenditore. Dieci fogli sono stati acquistati da Chester Beatty nel 1930, Michigan ne ha acquistati 6 nel 1931 e 24 nel 1933. Beatty ne acquistò altri 46 nel 1935 e ora i suoi acquisti fanno parte della biblica papiri di Chester Beatty, undici codici di materiale biblico.

Datazione

Secondo la datazione, il manoscritto risale circa al 200 [7]. Young Kyu Kim ha sostenuto una precedente datazione di c. 80.[8] Griffin criticò e contestò la datazione di Kim,[9] ponendo la 'più probabile data' tra il 175-225, con un '95% di affidabilità nell'intervallo tra 150-250[10] Similmente Comfort e Barrett[11] dimostrano che P46 condivide molte affinità con i seguenti:

  • P. Oxy. 8 (assegnato al tardo I secolo o all'inizio del II secolo),
  • P. Oxy. 841 (la seconda revisione, che non può essere datata oltre il 125-150),
  • P. Oxy. 1622 (datato con fiducia a prima del 148, probabilmente durante il regno di Adriano [117-138], a causa del testo documentario sul rovescio),
  • P. Oxy. 2337 (assegnato alla fine del I secolo),
  • P. Oxy. 3721 (assegnato alla seconda metà del II secolo),
  • P. Rylands III 550 (assegnato al II secolo) e
  • P. Berol. 9810 (inizio II secolo).

Questo, essi concludono, indica una data che risale a circa la metà del II secolo per 𝔭46.

Note

  1. B. Griffin, The Paleographical Dating of P-46, 1996, p. 10.
  2. Michael Marlowe, Papyrus 46, da Bible Research.
  3. F.G. Kenyon, The Chester Beatty Biblical Papyri. III.1 Pauline Epistles and Revelation. Text, London: E. Walker, 1934
  4. A. Peri, «Il codice più antico delle Epistole paoline: un'ipotesi» in Sit liber gratus quem servulus est operatus. Studi in onore di Alessandro Pratesi per il suo 90 compleanno, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, Città del Vaticano 2012, pp. 9-20
  5. H.A. Sanders, A Third Century Papyrus Codex of the Epistles of Paul, (Ann Arbor, 1935), p. 17.
  6. F.G. Kenyon, The Chester Beatty Biblical Papyri: I. General Introduction, (London: E. Walker), 1933, p. 5; C.H. Roberts, Manuscript, Society and Belief in Early Christian Egypt, p. 7.
  7. Willker, Wieland "Complete List of Greek NT Papyri" Last Update: 17.04.2008. Retrieved 01/03/17.
  8. Kim, YK (1988), "Palaeographical Dating of P46 to the Later First Century," Biblica, 69, p.248
  9. Griffin, B (1996), "The Paleographical Dating of P-46"
  10. Vedere la e-maill di Griffin aggiunta nel 2005 al suo saggio del 1996.
  11. Philip W. Comfort, David P. Barrett, The Text of the Earliest New Testament Greek Manuscripts, Wheaton, Illinois: Tyndale House Publishers, 2001, pp. 204-206.

Bibliografia

  • Henry A. Sanders, A Third-Century Papyrus Codex of the Epistles of Paul, Ann Arbor, University of Michigan Studies, 1935 (reprint: Eugene (OR), Wipf & Stock, 2015).

Voci correlate

Altri progetti

Template:Interprogetto

Collegamenti esterni

Template:Portale