Orthopappus angustifolius

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Orthopappus angustifolius Gleason, 1906 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È anche l'unica specie del genere Orthopappus Gleason, 1906.[1] [2][3]

Etimologia

Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Henry Allan Gleason (1882-1975) nella pubblicazione " Bulletin of the New York Botanical Garden" ( Bull. New York Bot. Gard. 4: 238 ) del 1906.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Henry Allan Gleason (1882-1975) nella pubblicazione " Bulletin of the New York Botanical Garden" ( Bull. New York Bot. Gard. 4(13): 237) del 1906.[5]

Descrizione

Le piante di questa sottotribù sono erbacee perenni. La pubescenza è formata da peli semplici, rigidi e colorati di giallastro. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici. La parte sotterranea del fusto è un rizoma stolonifero.[6][7][8][9][10]

Le foglie si presentano sia sotto forma di rosette basali (soprattutto) che di singole foglie disposte in modo alterno lungo il fusto. La lamina in genere varia da lanceolata a subtriangolare con apice appuntito e base cuneata; le venature sono pennate; i bordi sono seghettati. Le foglie basali non sono picciolate.

Le infiorescenze sono formate da pochi capolini raccolti in modo spiciforme. I capolini sono composti da un involucro formato da brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Gli involucri sono formati da una serie di brattee fogliose; normalmente sono 8 brattee a disposizione decussata, ossia sono a inserzione opposta e incrociate nella loro disposizione ad angolo retto.[11] I ricettacoli sono nudi (senza pagliette a protezione della base dei fiori).

I fiori sono pochi e sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e normalmente sono zigomorfi.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle sono tubolari e terminano con 5 lobi con profonde insenature; il colore è lavanda.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[13] Le antere non hanno la coda a sperone. La parte inferiore delle teche delle antere hanno un collare; la parte apicale è glabra e sottile. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro)[14] e non "lophato"; inoltre è echinato (con punte) e spesso la parte più esterna dell'esina è sollevata a forma di creste e depressioni.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e con nodi alla base; la pubescenza è formata da peli a spazzola. Gli stigmi dello stilo sono due. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[15]

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma prismatica con 5 coste e superficie setolosa; contengono rafidi elongati, idioblasti lungo le coste e sono privi di fitomelanina. Il pappo è composto da diverse setole su 2 - 3 serie (in quelle più interne le setole sono alate).

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

Orthopappus angustifolius si trova principalmente nelle zone tropicali dell'America (dal Messico all'Argentina) a quote variabili tra 100 e 1.900 metri. La specie di questa voce è nativa della Colombia.[2]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Elephantopinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[19] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Elephantopinae appartengono al subclade relativo all'America tropicale (l'altro subclade americano comprende anche specie del Nord America e del Messico).[10]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[9]

  • il pappo è formato da diverse setole capillari;
  • il polline non è "lophato" e provvisto di diverse creste echinate.

Il numero cromosomico della specie di questo genere è: 2n = 22.[9][10]

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Distreptus angustifolius (Sw.) Cass.
  • Distreptus crispus Cass.
  • Distreptus nudiflorus (Willd.) Less.
  • Elephantopus angustifolius Sw.
  • Elephantopus crispus D.Dietr.
  • Elephantopus liatroides Steud.
  • Elephantopus nudiflorus Willd.
  • Elephantopus quadriflora (Less.) D.Dietr.
  • Elephantosis angustifolia (Sw.) DC.
  • Elephantosis liatroides Fisch. & C.A.Mey.
  • Elephantosis quadrifolia Less.
  • Pseudelephantopus crispus Cabrera

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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