Notobasis syriaca

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Il cardo siriano (Notobasis syriaca (L.) Cass.) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae, distribuita nel bacino del Mediterraneo.[1][2] È l'unica specie del genere Notobasis (Cass.) Cass., 1822.[3][4]

Descrizione

Capolino
Aspetto estivo

È una pianta annuale terofita scaposa, ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. La pianta è alta 40–150 cm.[5][6][7][8][9][10]

I fusti, di colore verde-grigiastro con venature biancastre (sono ragnatelosi alla base; glabrescenti all'apice), con spine robuste lungo il margine e all'apice, sono eretti. Si presentano da uno a molti per pianta con ramificazione oppure no. Non sono alati. La superficie è profondamente striata.

Le foglie, semi-amplessicauli, lunghe 4–8 cm, sono disposte a spirale lungo il fusto. La consistenza è carnosa, la superficie inferiore è bianco-lanosa chiara con nervi bianchi alla base della foglia. Il contorno delle foglie inferiori è lanceolato, quello delle foglie superiori è pennatosetto ridotte alle nervature circondate da pochi millimetri di lamina. Terminano con robuste spine di 3 – 6 mm.

L'infiorescenza è formata da capolini discoidi sessili (circa 2 cm di diametro) e composti da molti fiori. I capolini possono essere solitari o multipli con formazioni racemose in genere disposti all'ascella di foglie bratteali patenti. I capolini, come in tutte le Asteraceae, sono formati da un involucro a forma di bicchiere composto da squame (o brattee) al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori (quelli periferici del raggio – assenti nelle specie di questo genere - e quelli interni del disco). Le squame, embricate e scalate, sono disposte su più serie; quelle più interne sono senza spine e piatte con forme ovate; quelle più esterne hanno forme strettamente lanceolate con spine patenti. Il ricettacolo è piatto o convesso, senza pagliette a protezione della base dei fiori. Dimensione dell'involucro: 20 – 25 mm. Dimensione delle brattee interne: 3 x 8 mm; quelle esterne 3 x 15 – 17 mm.

I fiori del tipo tubuloso sono ermafroditi (raramente sono unisessuali), tetraciclici (calicecorollaandroceogineceo) e pentameri. I fiori centrali sono tutti fertili e attinomorfi, mentre quelli più periferici sono sterili e zigomorfi.

  • Formula fiorale: */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti al minimo (una coroncina di scaglie).
  • Corolla: la corolla, colorata di rosa, ha la forma tubolare con 5 stretti lobi con una profonda fenditura. I tubi sono lunghi e sottili (lievemente piegati nella zona distale). La gola è breve. Lunghezza della corolla: 20 mm.
  • Androceo: gli stami sono 5 ed hanno dei filamenti liberi (distinti) e papillosi che possiedono la particolarità di compiere dei movimenti per liberare il polline. Le antere sono caudate alla base (hanno una coda corta) con appendici apicali lineari-oblunghe.
  • Gineceo: l'ovario è infero; lo stilo ha un stimma bifido che sporge notevolmente dalla corolla; gli stigmi sono glabri (hanno un ciuffo di peli solo all'apice dello stilo). La superficie stigmatica è posta all'interno degli stigmi.[12]
  • Fioritura: da maggio a giugno.

Il frutto è un achenio a forma generalmente obovoide e fortemente compresso (di forma bislunga). La superficie può essere liscia e glabra. Nella parte apicale è presente un anello (subnullo) senza nettare. Caratteristico è il pappo persistente (o caduco) formato da più serie di piume giallastre saldate alla base (pappo piumoso). Lunghezza del pappo: 17 mm.

Biologia

La specie si riproduce per impollinazione entomogama ad opera di varie specie di farfalle diurne e notturne, coleotteri e api.
I semi, dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo (disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto dalle formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat

Fitosociologia

Per l'areale completo italiano Notobasis syriaca appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]

Macrotipologia: vegetazione erbacea sinantropica, ruderale e megaforbieti
Classe: Artemisietea vulgaris Lohmeyer, Preising & Tüxen ex Von Rochow, 1951
Ordine: Carthametalia lanati Brullo in Brullo & Marcenò, 1985
Alleanza: Onopordion illyrici Oberdorfer, 1954

Descrizione. L'alleanza Onopordion illyrici è relativa alle comunità nitrofile di emicriptofite spinose, di grossa taglia dei piani bioclimatici temperati mediterranei. Questa alleanza colonizza gli incolti, i margini stradali e le zone di sosta degli animali di allevamento. La distribuzione è relativa ai territori tirrenici e del Mediterraneo orientale. Si trova in Italia centrale, meridionale e nelle Isole.

Specie presenti nell'associazione: Carduncellus coeruleus, Carduus macrophalus, Carthamus lanatus, Centaurea calcitrapa, Cirsium echinatus, Daucus maximus, Echinops strigosus, Eryngium campestre, Phlomis herba-venti, Nicotiana glauca, Notobasis syriaca, Scolymus hispanicus, Tirimnus leucographus, Atractylis gummifera, Cynara cardunculus, Onopordum illyricum e Scolymus grandiflorus.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[3][8][9]

La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carduinae è una di queste).[9][18][19][20]

Filogenesi

Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù Carduinae. In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Carduus-Cirsium Group".[8][9] La posizione filogenetica di questo genere nell'ambito della sottotribù, è piuttosto "basale" vicino al genere Picnomon.[19][20][21]

In base ad analisi di tipo filogenetico combinata sul DNA nucleare e sui cloroplasti il genere Notobasis risulta inserito nel gruppo interno alla sottotribù denominato "Carduus-Cirsium Group" insieme ai seguenti generi:[21]

  • Carduus-Cirsium group:

Questo gruppo, le cui specie distribuite sono soprattutto nella regione mediterranea, è caratterizzato da piante erbacee spinose (raramente senza spine) a ciclo biologico annuale, bienne e perenne. Le foglie sono decorrenti e spesso i fusti sono alati. I capolini sono caratterizzati da fiori omogamici (raramente quelli esterni sono sterili). Il colore delle corolle è generalmente porpora, ma anche giallo o bianco (meno spesso giallo). Le antere hanno delle corte code con filamenti papillosi. I frutti acheni hanno una superficie liscia e sono strettamente ob-ovoidi, ob-lunghi o orbicolati.[8] In base alle ultime ricerche di tassonomia filogenetica Notobasis è collegato strettamente al genere Cirsium.[10]

Principali differenze con i due generi più importanti del gruppo:[10]

con il genere Carduus:
  • i fiori periferici sono sterili e zigomorfi;
  • il pappo degli acheni è formato da peli piumosi.
con il genere Cirsium:
  • la pagina inferiore delle foglie si presenta con nervi bianchi;
  • gli acheni hanno delle forme globose.

Il numero cromosomico di Notobasis syriaca è 2n = 34.[10][22]

Note

Bibliografia

Altri progetti

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