Momento (probabilità)

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Template:F In probabilità, il momento semplice o teorico di origine m e ordine k di una variabile casuale discreta è definito come il valore atteso della k-esima potenza dei valori

μm,k=i=1n(xim)kpi,

dove pi denota la funzione di massa di probabilità della variabile casuale. Oppure, nel caso di una distribuzione continua,

μm,k=+(xm)kpX(x)dx,

dove pX(x) denota la funzione di densità della variabile casuale.

Si definisce momento centrale un momento semplice con origine E(X) e di ordine k come la speranza matematica della k-esima potenza dello scarto da E(X) (μ = μ0,1)

mk=i=1n(xiμ)kpi,

oppure, nel caso di una variabile casuale continua,

mk=+(xμ)kpX(x)dx,

dove μ denota appunto il valore atteso della variabile casuale.

Caratteristiche di tali momenti semplici e centrali sono:

  • μ0=m0=1;
  • μ1 è il valore atteso, indicata tradizionalmente con μ;
  • m1=0;
  • m2=μ2μ12 è la varianza, indicata tradizionalmente con σ2;
  • m3=μ33μ2μ+2μ3 è l'asimmetria, o skewness;
  • m4=μ44μ3μ+6μ2μ23μ4 è la curtosi.

In generale, la relazione tra il momento centrale mk e i momenti semplici μj è data da:

mk=r=0k(kr)μkr(μ)r,

dove (kr) è il coefficiente binomiale. Per cui è possibile verificare quanto indicato sopra.

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