Metodo degli spostamenti

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Il metodo degli spostamenti è uno dei due possibili metodi di risoluzione del problema elastico-statico, assieme al metodo degli sforzi.

Partendo dalle equazioni di equilibrio, cinematiche e costitutive:

𝐓+𝐟=𝟎
ε=12(𝐬+𝐬T)
σij=Dijklεkl

che costituiscono un sistema differenziale del secondo ordine, a 9 incognite in 9 equazioni, si può arrivare a scrivere tre equazioni scalari nelle sole incognite spostamento note come equazioni di Navier[1]. Si noti che 𝐓 è il tensore delle tensioni, 𝐟 il vettore delle forze esterne e 𝐬 il vettore degli spostamenti. Il sistema è del secondo ordine per cui l'ordine di continuità della soluzione è unitario. Gli spostamenti sono quindi soluzione continua come conseguenza della forma matematica del sistema e non occorre aggiungere alcuna condizione di compatibilità o congruenza.

Per arrivare alle equazioni di Navier si parte dalla prima equazione sostituendo agli sforzi le loro espressioni in termini di deformazioni attraverso il legame costitutivo, e quindi sostituendo le deformazioni stesse con le derivate degli spostamenti attraverso il legame cinematico.

Le equazioni di Navier in forma vettoriale si scrivono come:

(λ+Gm)(𝐬)+G2𝐬+ρ𝐅=𝟎

cioè scalarmente:

{(λ+Gm)(uxx+vxy+wxz)+Gm2u+Fx=0(λ+Gm)(uyx+vyy+wyz)+Gm2v+Fy=0(λ+Gm)(uzx+vzy+wzz)+Gm2w+Fz=0

Con:

Note

  1. Da non confondersi con le equazioni di Navier-Stokes della fluidodinamica, che concettualmente sono analoghe a queste.

Voci correlate

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