Marin Mersenne
Template:Bio È soprattutto noto per i numeri di Mersenne.
Biografia

Nato da umili genitori di Oizé, Marin fu educato a Le Mans e presso il collegio gesuitico di La Flèche, frequentato anche da Cartesio, di cui divenne amico nel 1622 o 1623[1]. Nel 1611 entrò nell'ordine dei Frati minimi, e dopo studi di teologia ed ebraico, professò i voti definitivi a Parigi, nel 1613.
Per un certo tempo insegnò filosofia a Nevers, ma rientrò a Parigi nel 1620, nel convento de L'Annonciade a Parigi. Qui, insieme a figure brillanti come Cartesio, Pascal e Gilles Personne de Roberval, si dedicò allo studio della matematica e della musica. Mantenne una frequente corrispondenza con studiosi contemporanei, come Giovanni Battista Doni e Constantijn Huygens. Pubblicò scritti teologici come Quaestiones celeberrimae in Genesim (1623), L'Impieté des déistes (1624), e La Vérité des sciences (1624).
Morì nel 1648 per le conseguenze di un intervento chirurgico.
Attività

Mersenne è oggi ricordato per i numeri di Mersenne, ma egli non ebbe la matematica come centro delle sue attività, invece scrisse soprattutto di teoria musicale e teologia. Curò edizioni di Euclide, Archimede ed altri matematici greci, tuttavia il suo maggiore contributo fu l'estesa corrispondenza che ebbe con personalità scientifiche e matematiche del suo tempo. In un'epoca in cui ancora non esistevano giornali scientifici, Mersenne agì come veicolo per la circolazione di informazioni e scoperte.
Il suo lavoro filosofico è caratterizzato da una grande erudizione e dalla più stretta ortodossia. Il suo maggior contributo fu l'entusiastica difesa di Cartesio, di cui fu agente a Parigi, e che visitò nei Paesi Bassi. Portò a Parigi il manoscritto delle Meditazioni e ne difese l'ortodossia contro le critiche. Più tardi abbandonò il pensiero speculativo e tornò alla ricerca scientifica, occupandosi in particolare di matematica, fisica ed astronomia. Il più noto dei suoi lavori di questo periodo è l'Harmonie universelle (Parigi, 1636 e 1637), sulla teoria della musica e degli strumenti musicali.
Harmonie Universelle (1637)
Questo libro contiene la legge di Mersenne, che mette in relazione la frequenza di oscillazione con la tensione della corda. La frequenza è:
- Inversamente proporzionale alla lunghezza della corda (questo principio era già noto agli antichi e venne attribuito a Pitagora);
- Proporzionale alla radice quadrata di tensione della corda;
- Inversamente proporzionale alla radice quadrata della massa per la lunghezza.
La formula per la frequenza più bassa è
dove f è la frequenza, L è la lunghezza, F è la forza e μ la massa per unità di lunghezza.
Note
- ↑ Geneviève Rodis-Lewis, Cartesio. Una biografia, Roma, Editori Riuniti, 1997, pp. 80-81
Bibliografia
Opere di Mersenne

- La verité des sciences contre les Septiques ou Pyrrhoniens (Paris, 1625)
- Euclidis elementorum libri, etc. (Paris, 1626)
- Les Mécaniques de Galilée (Paris, 1634)
- Questions inouies ou recreations des savants (1634)
- Questions théologiques, physiques, etc. (1634)
- Harmonie universelle, contenant la theorie et la pratique de la musique. ... (Paris, Sebastien Cramoisy, 1636). In-folio. Riedito in facsimile dal Centre National de la Recherche Scientifique (C.N.R.S.), Paris, 1965-1986 (con annotazioni manoscritte dell'Autore ed introduzione di François Lesure), ISBN 2-222-00835-2. Uno dei tre tomi che compone quest'opera fu pubblicato in anticipo: Traité de l'orgue (Paris, Pierre I Ballard, 1635, riedizione in facsimile 1979). Disponibile nel progetto Gallica della Biblioteca Nazionale di Parigi
- Seconde partie de l'Harmonie universelle, contenant La Pratique des Consonances... (Paris, Pierre Ballard, 1637). Disponibile nel progetto Gallica della Biblioteca Nazionale di Parigi
- Nouvelles découvertes de Galilée (1639)
- Cogitata physico-mathematica (1644)
- Universae geometriae synopsis (1644)
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Edizioni
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- René Descartes, Isaac Beeckman, Marin Mersenne. Lettere 1619-1648, Milano, Bompiani, 2015 pp. 1696. Edizione integrale con traduzione italiana a fronte, a cura di Giulia Beglioioso e Jean Robert-Armogathe ISBN 978-88-452-8071-9