Logical block addressing

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Template:F Il Logical block addressing, abbreviato LBA, è un sistema di accesso ai dati usato nei dischi fissi, introdotto per superare il limite dei Template:Tutto attaccato (528 MB) del precedente sistema CHS (cylinder-head-sector).

Un disco rigido è costituito da piatti paralleli scritti su ambedue le superfici: ad ogni superficie corrisponde una testina. Ogni piatto è inoltre suddiviso in tracce concentriche, raggruppate per distanza dall'asse in cilindri, e divise in settori circolari. È chiaro quindi che per identificare un settore, l'unità fisica di memorizzazione sul disco, sono necessarie le tre coordinate cilindro, testina e settore.

Il metodo LBA, introdotto con lo standard ATA-2, esegue la numerazione dei settori partendo da 0 fino ad un massimo di 2281, assegnando il valore 0 al primo settore della prima traccia del primo cilindro, procedendo poi lungo tutti i settori della stessa traccia, poi lungo tutte le tracce (corrispondenti a tutte le superfici) dello stesso cilindro per poi spostarsi al cilindro adiacente, continuando così fino all'ultimo settore dell'ultima traccia dell'ultimo cilindro. La conversione da indirizzo logico a indirizzo fisico, ovvero quello definito dalle tre coordinate, viene eseguita dal controller.

Storia

Il primo PC XT IBM montava un disco Seagate da Template:Tutto attaccato con un controller Xebec (inizialmente i controller erano installati su una scheda a parte). Il disco aveva Template:Tutto attaccato, Template:Tutto attaccato e Template:Tutto attaccato per traccia. Per scrivere e leggere sul disco il sistema operativo chiamava il BIOS, il quale si occupava a sua volta di scrivere sui registri del controllore per avviare i trasferimenti.[1]

Col tempo la tecnologia è migliorata, passando alle unità IDE, ma le procedure di chiamate al BIOS non vennero modificate per mantenere una compatibilità con i dispositivi precedenti (questa è una scelta molto frequente nell'informatica, si pensi alla retrocompatibilità dei processori Intel con tutti i modelli della famiglia 80x86). Tale metodo però era intrinsecamente limitato dato che prevedeva l'uso di Template:Tutto attaccato per specificare la testina, 6 per il settore e 10 per il cilindro. Con queste specifiche si potevano indirizzare massimo Template:Tutto attaccato, Template:Tutto attaccato e Template:Tutto attaccato: da notare che i settori non erano 26=64 perché, probabilmente per un errore del programmatore, mentre la numerazione delle testine e dei cilindri cominciava da 0, quella dei settori partiva da 1, riducendone di fatto la rappresentazione di un'unità.

Con tale specifica, mantenuta fino allo standard ATA, si potevano indicizzare massimo Template:Tutto attaccato che, per una dimensione tipica di Template:Tutto attaccato ciascuno, portavano a massimo Template:Tutto attaccato. In seguito furono introdotte realizzazioni più avanzate di BIOS (note a volte come Enhanced BIOS) che virtualizzavano la mappatura CHS, spesso generando più testine "virtuali" di quante ne possedesse realmente il disco, e che espandevano questo limite a Template:Tutto attaccato. Questo significava che un volume MS-DOS poteva arrivare a Template:Tutto attaccato.

Con l'introduzione del secondo standard ATA fu introdotto, tra le altre innovazioni, lo schema LBA che di fatto ha aumentato di gran lunga la capacità di indirizzamento dei settori sui dischi rigidi a Template:Tutto attaccato, poi salito a Template:Tutto attaccato con l'aumento a Template:Tutto attaccato per gli indirizzi nella standard ATA-6.

Lo schema LBA è utilizzato anche dall'interfaccia Serial ATA, infatti nella documentazione o nelle caratteristiche tecniche di molti adattatori SATA su interfaccia PCI si fa riferimento alla compatibilità del controller con i dischi di capacità superiore a 137 gigabyte (equivalenti a 128 GiB), grazie ad un LBA a 48 bit anziché a 24. Invece, alcuni dei primi adattatori SATA avevano un LBA a 24 bit, quindi non accettavano hard disk di capacità maggiore di 137 gigabyte.

Lo schema LBA a 48 bit pur essendo standard da molti sistemi a 32 bit (come ad esempio Windows XP) non veniva utilizzato ma veniva usato uno schema ridotto a 32 bit dando problemi a dischi superiori a 2,2 terabyte (equivalenti a 2 TiB).

Note

  1. Architettura dei calcolatori: Un approccio strutturato - 4ª Edizione - A. Tanenbaum - Pearson Education [1] Template:Webarchive

Voci correlate

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