Lemma di Itō

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In matematica, il lemma di Itō ("Formula di Itō") è usato nel calcolo stocastico al fine di computare il differenziale di una funzione di un particolare tipo di processo stocastico. Trova ampio impiego nella matematica finanziaria.

Il lemma è un'estensione dello sviluppo in serie di Taylor che si usa per funzioni deterministiche, ossia senza termine casuale, ed è applicabile per una funzione stocastica, ossia con un termine in dW. Tale termine non è un differenziale esatto e rappresenta la componente casuale di una variabile aleatoria. dW è l'abbreviazione che indica un processo di Wiener, usato per rappresentare il moto delle particelle nella teoria cinetica dei gas. In frazioni piccole a piacere della variabile temporale, una grandezza di questo tipo manifesta comunque un'elevata variabilità.

Dal lemma di Itō si ricava l'integrale di Itō, che estende e generalizza l'integrale di Riemann per funzioni stocastiche. Diversamente dall'integrale di Riemann, non ha un significato geometrico, non è un'area.

Enunciato del lemma

Sia x(t) un processo di Itō (o processo di Wiener generalizzato); in altre parole, x(t) soddisfa l'equazione differenziale stocastica:

dx(t)=a(x,t)dt+b(x,t)dWt

Sia inoltre una funzione f, avente derivata seconda continua. Allora:

  • f(x(t),t) è ancora un processo di Itō;
  • Si ha:
df(x(t),t)=(a(x,t)fx+ft+12(b(x,t))22fx2)dt+b(x,t)fxdWt

Giustificazione informale del risultato

Tramite un'espansione in serie di Taylor di  f(x(t),t) si ottiene:

df=fxdx+ftdt+122fx2dx2+

Sostituendo dx dalla SDE sopra si ha:

df=fx(adt+bdWt)+ftdt+122fx2(a2dt2+2abdtdWt+b2dWt2)+

Lo sviluppo in serie di Taylor viene di solito troncato al primo ordine; già questo consente una buona approssimazione della funzione di partenza. In questo caso, bisogna considerare che i termini in dW2 vanno come quelli in dt1; avendo lo stesso ordine di grandezza, troncando al primo ordine devono essere considerati anche i termini in dW2. Passando al limite per dt tendente a 0, i termini dtdWt,dt2 scompaiono. Infatti, nei limiti infinitesimi (a zero) prevale la potenza con esponente più basso, che arriva a zero più lentamente degli altri termini. Per contro (dWt)2 tende a dt; quest'ultima proprietà può essere dimostrata provando che:

dW2=E(dW2) se E(dW2)=dt

Sostituendo questi risultati nell'espressione per df si ottiene:

df=(afx+ft+12b22fx2)dt+bfxdWt

come richiesto. Una dimostrazione formale di questo risultato richiede la definizione di un integrale stocastico.

Bibliografia

Voci correlate

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