Ioduro di piombo
Template:Composto chimico Lo ioduro di piombo è il sale di piombo(II) dell'acido iodidrico, di formula PbI2. È un composto sensibile alla luce, tossico per la riproduzione, nocivo, pericoloso per l'ambiente.
A temperatura ambiente si presenta come un solido giallo brillante, il cui colore varia all'aumentare della temperatura fino al rosso mattone per tornare giallo raffreddandosi.
Usi
Lo ioduro di piombo è un materiale precursore nella fabbricazione di celle solari ad alta efficienza. In genere, una soluzione di PbI2 in un solvente organico, come dimetilformammide o dimetilsolfossido, viene applicato su uno strato di biossido di titanio mediante rivestimento per rotazione. Lo strato viene quindi trattato con una soluzione di metilammonio ioduro CH3NH3I e ricotto, trasformandolo nel doppio sale di metilammonio piombo ioduro CH3NH3PbI3, con una struttura a perovskite. La reazione cambia il colore del film da giallo a marrone chiaro.
Il PbI2 è anche usato come rivelatore di fotoni ad alta energia per raggi gamma e raggi X, grazie al suo ampio intervallo di banda che garantisce un funzionamento a basso rumore.[1]
Nel XIX secolo è stato usato come pigmento nei dipinti con il nome di giallo iodio, ma era troppo instabile per essere utilizzato.[2]
Reazioni
Lo ioduro di piombo si ottiene per precipitazione miscelando nitrato di piombo (II) e ioduro di potassio
Il precipitato, di colore giallo intenso, può essere facilmente ricristallizzato in acqua calda per ottenere un solido cristallino giallo brillante.

Note
- ↑ M. Matuchová et all., Chemical resistivity and photoluminescence of lead iodide crystals, Chemical Papers vol.61, 2007, pp36-40
- ↑ Salter, Thomas W., Field's Chromatography: or Treatise on Colours and Pigments as Used by Artists By George Field. An entirely new and practical edition revised, rewritten and brought down to the present time, 1869