Hilliardia zuurbergensis
Hilliardia zuurbergensis (Oliv.) Rune Bertil Nordenstam, 1987 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (clade Southern hemisphere grade) e sottotribù Cotulinae. Hilliardia zuurbergensis è anche l'unica specie del genere Hilliardia Rune Bertil Nordenstam, 1987.[1][2][3]
Etimologia
Il nome del genere (Hilliardia) è stato dato in onore della dottoressa Olive Mary Hilliard, esperta delle piante delle Asteraceae dell'Africa Meridionale.[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Daniel Oliver (1830-1916) e Rune Bertil Nordenstam (1936-) nella pubblicazione " Opera Botanica a Societate Botanica Lundensi. Lund, Copenaghen" (Opera Bot. 92: 149) del 1987.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus rampicante. L'indumento è formato da peli, lunghi e sottili, basifissi.[6][7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alterno con lamina a forma più o meno ovata di tipo pennatosetta (1 – 2 volte); i bordi sono interi.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, ampie, colorate di bruno o rosso, a consistenza erbacea, con margini scariosi, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 - 3 serie. La forma del ricettacolo varia da conica a elongata; è privo di pagliette a protezione della base dei fiori.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); sono fertili;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula è profondamente bifida; il colore è bianco;
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 4 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo; in alcune specie i lobi hanno un canale centrale resinoso e un lobo dei fiori centrali tubulosi del disco può essere di tipo radiato, oppure i lobi sono diversi tra di loro (alcuni larghi e altri stretti).
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che mediofissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[13] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti). La parte apicale delle appendici delle antere ha delle forme ovato-ellittiche.
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è filiforme e profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli. In alcune specie lo stilopodio alla fruttificazione si presenta ingrossato e persistente.
Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo; gli acheni hanno delle forme da obovoidi a subglobose a sezione circolare con 2 - 3 coste; l'apice è arrotondato; il pericarpo, sottile e traslucido, è glabro e privo di cellule miogeniche e sacche resinose.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita nella Provincia del Capo (Sudafrica).[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
l gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Hilliardia (insieme alla sottotribù Cotulinae) è incluso nel clade Southern hemisphere grade.[11].
I caratteri distintivi della specie Hilliardia zuurbergensis sono:[10]
- il portamento è rampicante;
- le foglie sono 1 - 2 pennatosette;
- il ricettacolo è glabro.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 20.[10]
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Matricaria zuurbergensis Oliv.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
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- ↑ 3,0 3,1 3,2 Template:Cita web
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- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 10,2 10,3 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- Hilliardia zuurbergensis Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Hilliardia Royal Botanic Gardens KEW - Database