Equazione diofantea lineare

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Template:F Un'equazione diofantea lineare è un'equazione diofantea in cui le relazioni tra le variabili sono di tipo lineare.

Equazione diofantea lineare in due variabili

Criterio di risolubilità

Prima di esaminare alcuni metodi di risoluzione delle equazioni diofantee lineari, vediamo un criterio per la loro risolubilità.

Teorema

Siano a, b, c numeri interi.

L'equazione ax+by=c ha soluzioni intere se e solo se c è divisibile per il massimo comun divisore di a e b, cioè se e solo se MCD(a,b)c.

Dimostrazione

Sia d:=MCD(a,b) e ricordiamo che l'identità di Bézout afferma che esistono due numeri interi x0 e y0 tali che

ax0+by0=d.

Supponiamo che d divida c. Moltiplichiamo entrambi i membri dell'equazione per il numero intero cd ed otteniamo

a(cdx0)+b(cdy0)=cdd=c;

se ne conclude che la coppia (cdx0,cdy0) è soluzione dell'equazione diofantea.

Supponiamo viceversa che l'equazione possegga una soluzione data dalla coppia (x1,y1). L'espressione ax1+by1 è una combinazione lineare di interi divisibili per d e quindi fornisce un intero, uguale a c, divisibile per tale intero. (c.v.d.)

Riducibilità ai coefficienti coprimi

Ogni equazione diofantea risolubile, che scriviamo ax+by=c, si può ridurre ad un'equazione diofantea della forma a~x+b~y=c~ avente i coefficienti coprimi.

Abbiamo infatti che, se poniamo:d:=MCD(a,b),a~:=a/d,b~:=b/d

otteniamo

(da~)x+(db~)y=c
d(a~x+b~y)=c
a~x+b~y=cd=:c~

in cui MCD(a~,b~)=1.

Risoluzione con l'algoritmo di Euclide

Vediamo ora un metodo risolutivo che si basa sull'algoritmo di Euclide per la ricerca del massimo comun divisore fra due o più numeri interi.

Procediamo per gradi e prima di risolvere l'equazione "ridotta" ax+by=c con MCD(a,b)=1, occupiamoci della risoluzione dell'equazione "particolare" ax+by=1.

Possiamo supporre che a sia maggiore di b e implementiamo l'algoritmo di Euclide. Poniamo a=r1 e b=r2:

r1=q1r2+r3 con 0<r3<r2
r2=q2r3+r4 con 0<r4<r3

rn4=qn4rn3+rn2 con 0<rn2<rn3
rn3=qn3rn2+rn1 con 0<rn1<rn2

rn2=qn2rn1+1.

L'ultimo resto è 1 in accordo con il fatto che a e b sono primi fra loro. Dobbiamo ora ottenere una rappresentazione di ax+by=1 tramite un processo che deriva dall'algoritmo. Iniziamo dal fondo e scriviamo 1 come combinazione lineare di rn1 e rn2

1=rn2qn2rn1.

La penultima equazione rn3=qn3rn2+rn1 è equivalente a

rn1=rn3qn3rn2,

e, sostituendo la penultima nell'ultima, otteniamo

1=rn2qn2rn1=rn2qn2(rn3qn3rn2)=qn2rn3+(1+qn2qn3)rn2.

Abbiamo così ottenuto 1 come combinazione lineare di rn3 e di rn2.

Dalla terz'ultima equazione rn4=qn4rn3+rn2 abbiamo che

rn2=rn4qn4rn3

e, analogamente a quanto fatto in precedenza, otteniamo 1 come combinazione lineare di rn4 e di rn3.

Il processo continua fino a quando si arriva ad avere 1 come combinazione lineare di r1=a e di r2=b. I coefficienti della combinazione lineare, che indichiamo con x0 e y0, costituiscono una soluzione dell'equazione ax+by=1.

Partiamo ora dall'uguaglianza che sappiamo essere vera ax0+by0=1 e moltiplichiamo entrambi i membri per c

c(ax0+by0)=c1

cax0+cby0=c

a(cx0)+b(cy0)=c.

Questo equivale a dire che la coppia (cx0,cy0) è soluzione dell'equazione ax+by=c.

La soluzione trovata non è l'unica soluzione dell'equazione ax+by=c. Infatti abbiamo

ax+by=c

ax+by=a(cx0)+b(cy0)

a(xcx0)=b(ycy0).

Questa uguaglianza mostra che il prodotto a(xcx0) è divisibile per b. Dal momento che a e b sono primi fra loro, possiamo concludere che (xcx0) è divisibile per b, ovvero esiste un intero t tale che xcx0=tb. Sostituendo questa relazione nella precedente otteniamo:

a(xcx0)=b(ycy0)

a(tb)=b(ycy0)

ovvero ycy0=ta.

In conclusione le soluzioni dell'equazione ax+by=c sono date da

{x=cx0+tby=cy0ta

con t intero.

Esempio

Applichiamo il metodo descritto all'equazione 8x+5y=81. Consideriamo quindi l'equazione 8x+5y=1 e implementiamo l'algoritmo di Euclide alla coppia 8 e 5:

8=51+3

5=31+2

3=21+1.

Riscriviamo le tre uguaglianze mettendo in evidenza i resti

3=851

2=531

1=321.

Partiamo dall'ultima e sostituiamo a ritroso i valori:

1=32=3(53)=35+3=235=2(85)5=28255=2835.

Quindi abbiamo x=2 e y=3.

Una volta trovata una soluzione dell'equazione 8x+5y=1, che indichiamo con (x0,y0), per ottenere una soluzione dell'equazione 8x+5y=81 bastano tre moltiplicazioni per uno stesso fattore.

Moltiplicando per 81 i due membri di 2835=1, otteniamo che una soluzione dell'equazione 8x+5y=81 è data dalla coppia (281,381)=(162,243).

La soluzione generale dell'equazione 8x+5y=81 è data da

{x=1625ty=243+8t.

Risoluzione con le frazioni continue

Mostriamo ora come si possano usare le frazioni continue per risolvere l'equazione diofantea ax+by=c. Il nostro avvicinamento a questa meta avverrà gradualmente, attraverso facili passaggi, che culmineranno infine nel metodo per la risoluzione di ogni equazione risolubile della forma ax+by=c.

L'equazione indeterminata ax-by=±1

Impariamo dapprima a risolvere l'equazione axby=1 con MCD(a,b)=1.

Teorema

L'equazione axby=1, dove a e b sono interi positivi primi fra loro, ha infinite soluzioni intere (x,y).

Dimostrazione

Trasformiamo dapprima ab in una frazione continua aritmetica limitata o semplice

ab=[a1;a2,,an1,an],

e calcoliamo le ridotte c1,c2,,cn1,cn.

Le ultime due

cn1=pn1qn1,      cn=pnqn=ab,

sono la chiave della soluzione. Queste infatti soddisfano la relazione fondamentale

pnqn1pn1qn=(1)n

e poiché pn=a e qn=b, si ha

aqn1bpn1=(1)n.

Se n è pari, cioè se abbiamo un numero pari di quozienti parziali a1,a2,,an, (1)n=1 e l'ultima equazione scritta diventa

aqn1bpn1=1.

Confrontando questa con l'equazione data axby=1, si vede che una soluzione di questa è

x0=qn1,      y0=pn1.

Questa, tuttavia, è una soluzione particolare e non la soluzione generale. Indicheremo le soluzioni particolari con (x0,y0). D'altra parte se n è dispari così che (1)n=1, possiamo modificare lo sviluppo

ab=[a1;a2,,an1,an]

sostituendo

1an con 1(an1)+11 se an>1

o sostituendo

1an1+1an con 1an1+1 se an=1.

Cioè, se lo sviluppo ha un numero dispari di quozienti parziali, si può trasformare in [a1;a2,,an1,an1,1] se an>1 o in [a1;a2,,an1+1] se an=1; in entrambi i casi il numero dei quozienti diviene pari.

Usando questa frazione continua, in entrambi i casi, ricalcoliamo pn1qn1, pnqn=ab e l'equazione aqn1bpn1=1 è di nuovo soddisfatta.

Come già visto nella sezione precedente la soluzione generale è

{x=x0+tbt=0,±1,±2,±3,.y=y0+ta (c.v.d.)

Esempio

Trovare le soluzioni intere dell'equazione indeterminata 205x93y=1.

Qui gli interi 205=541 e 93=331 sono primi fra loro e l'equazione ha soluzioni intere. La frazione continua corrispondente a 20593 cioè [2;4,1,8,2] ha un numero dispari di quozienti parziali, ma può essere sostituita da 20593=[2;4,1,8,1,1], sviluppo equivalente con un numero pari di quozienti. Calcoliamone le ridotte.

i10123456ai241811pi01291197108205qi10145444993ci219411597441084920593

Qui n=6, pn1=p5=108=y0, qn1=q5=49=x0, e quindi, per la

{x=x0+tbt=0,±1,±2,±3,.y=y0+ta,

la soluzione generale dell'equazione è

{x=x0+tb=49+93tt=0,±1,±2,±3,.y=y0+ta=108+205t

Osservazione

Il metodo per risolvere l'equazione axby=1 con MCD(a,b)=1 è del tutto analogo a quello usato per risolvere l'equazione axby=+1 con MCD(a,b)=1.

Basta trasformare ab in una frazione continua aritmetica limitata con un numero dispari di ridotte.

La soluzione generale di ax-by=c con MCD(a,b)=1

Imparato a risolvere l'equazione axby=1 dove a e b sono interi primi fra loro, è facile risolvere l'equazione axby=c nella quale c è intero. Come abbiamo già visto nei paragrafi precedenti la soluzione generale di axby=c è

{x=cx0+btt=0,±1,±2,±3,.y=cy0+at

La soluzione generale di ax+by=c con MCD(a,b)=1

La discussione di questa equazione è simile, ad eccezione di alcune lievi modifiche, a quella dell'equazione axby=c. Sempre supponendo che a e b siano interi positivi, troviamo dapprima una soluzione particolare dell'equazione ax+by=c con MCD(a,b)=1.

Per fare ciò, sviluppiamo ab in frazione continua con un numero pari di quozienti parziali.

Dalla tavola delle ridotte prendiamo pn1 e qn1. Allora vale aqn1bpn1=1, come in precedenza.

L'artificio consiste ora nello scrivere l'equazione data nella forma

ax+by=c1=c(aqn1bpn1).

Cambiamo l'ordine dei termini ed otteniamo

a(cqn1x)=b(y+cpn1).

Quindi b divide la quantità che figura a sinistra; ma MCD(a,b)=1 e quindi b, che non ha divisori comuni con a (salvo 1), deve dividere cqn1x che equivale a dire che esiste un intero t tale che

cqn1x=tb

o anche che

x=cqn1tb.

Sostituendo si ottiene

a(tb)=b(y+cpn1)

la quale, risolta nella variabile y, dà

y=atcpn1.

Viceversa, qualunque sia l'intero t, sostituendo in ax+by si ha

ax+by=a(cqn1tb)+b(atcpn1)=c(aqn1bpn1)=c1=c

e l'equazione ax+by=c è soddisfatta.

Quindi la sua soluzione generale è

{x=cqn1tbt=0,±1,±2,±3,.y=cpn1+at

Esempio

Risolviamo ora con le frazioni continue l'equazione diofantea 8x+5y=81. Sviluppiamo 85 in frazione continua, ottenendo 85=1+35=1+153=1+11+23=1+11+132=1+11+11+12

Quindi 85=[1;1,1,2]. La frazione ha un numero pari di coefficienti parziali, quindi non dobbiamo modificarla. Le ridotte della frazione continua sono: 1,2,32,85.

In conclusione la soluzione generale dell'equazione diofantea 8x+5y=81 è data da

{x=8125t=1625tt=0,±1,±2,±3,.y=813+8t=243+8t.

Bibliografia

Voci correlate

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