Equazione di Korteweg-de Vries

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In fisica matematica, lTemplate:'equazione di Korteweg-de Vries (abbreviata in KdV) è un'equazione differenziale alle derivate parziali nonlineare utilizzata per modellare, tra le altre cose, le onde marine. Il sistema da essa descritto è integrabile.

Introdotta inizialmente da Joseph Boussinesq nel 1877[1], fu poi riscoperta da Diderik Korteweg e Gustav de Vries nel 1895.[2][3]

Lo studio dell'equazione si è notevolmente sviluppato dopo che Norman Zabusky e Martin D. Kruskal (1965) scoprirono, attraverso un algoritmo di integrazione numerica dell'equazione, la scomposizione delle soluzioni in solitoni. L'equazione ha trovato un gran numero di applicazioni alla fisica e ad altre scienze: dalle onde marine ai periodi di piena dei fiumi, fino alle onde sonore nei plasmi e nei cristalli. Può essere inoltre ottenuta nel limite continuo del problema di Fermi-Pasta-Ulam-Tsingou.

Soluzione di onda cnoidale per l'equazione di Korteweg–de Vries, in termini del quadrato della funzione ellittica di Jacobi cn con parametro m=0.9.
Soluzione numerica dell'equazione KdV ut+uux+δ2uxxx=0 (δ=0.022) con condizione iniziale u(x,0)=cos(πx). Il calcolo è stato effettuato con il metodo di Zabusky-Kruskal.[4] L'onda cosinusoidale iniziale evolve in un pacchetto di onde solitoniche.

Definizione

La KdV è un'equazione nonlineare e dispersiva per una funzione ϕ a due variabili (spaziale e temporale):[5]

tϕ+x3ϕ+6ϕxϕ=0

In cui x e t indicano le derivate parziali rispetto a x e a t.

La costante 6 posta di fronte all'ultimo termine è presente per ragioni storiche, ma può essere semplicemente eliminata riscalando le variabili.

L'equazione KdV può essere ricavata a partire da quella di Boussinesq, imponendo un verso preciso nella propagazione dell'onda.

Solitoni

Soluzioni in cui un'onda di forma data f(X) mantiene la propria geometria spostandosi con velocità di fase c sono dette solitoni. Tali soluzioni si scrivono nella forma

ϕ(x,t)=f(xcta)=f(X)

Sostituendo nella KdV si ottiene l'equazione differenziale ordinaria

cdfdX+d3fdX3+6fdfdX=0

o, integrando rispetto a X,

cf+d2fdX2+3f2=A

dove A è una costante d'integrazione. Interpretando la variabile X come un parametro temporale, la funzione f soddisfa l'Equazione del moto di Newton per una particella di massa unitaria in presenza di un potenziale cubico.

V(f)=(f3+12cf2+Af)

Se i parametri vengono impostati in modo tale che il potenziale V(f) ha massimo locale per f=0 esiste una soluzione in cui f(X) partendo da X=inf, scorre verso il minimo locale, poi riprende dall'altro lato, raggiungendo lo stesso valore, quindi torna indietro al massimo locale al tempo X=inf. In altre parole, f(X)0 per X. Questa è la forma caratteristica del solitone[6]

Si può dimostrare che la soluzione vale

ϕ(x,t)=12csech2[c2(xcta)]

dove sech(x) è la secante iperbolica e a è una costante arbitraria.[7] Questo è un solitone che si propaga verso destra.

Integrali del moto

La KdV ha un numero infinito di integrali primi[8], costanti nel tempo. Essi si scrivono

+P2n1(ϕ,xϕ,x2ϕ,)dx

dove i polinomi Pn sono definiti ricorsivamente

P1=ϕ,Pn=dPn1dx+i=1n2PiPn1i per n2.

I primi integrali del moto sono dunque:

Solo i polinomi di indice dispari (P2n+1) corrispondono a integrali non-banali (diversi da zero)[9].

Coppie di Lax

L'equazione KdV

tϕ=6ϕxϕx3ϕ

può essere riformulata in termini dell'equazione di Lax

Lt=[L,A]LAAL

in cui L è un operatore di Sturm–Liouville:

L=x2+ϕ,A=4x33[2ϕx+(xϕ)]

e questo vale per ognuno degli infiniti integrali dell'equazione KdV[10].

Principio di minima azione

L'equazione KdV

tϕ6ϕxϕ+x3ϕ=0,

è l'equazione di Eulero–Lagrange derivata dalla densità di Lagrangiana,

=12xψtψ+(xψ)312(x2ψ)2

in cui ϕ è definita come

ϕ=ψx=xψ.

Dimostrazione

Poiché la lagrangiana contiene le derivate seconde, l'equazione di Eulero-Lagrange per il campo si scrive

μμ((μμψ))μ((μψ))+ψ=0

dove è una derivata rispetto alla componente μ.

Scrivendo per esteso la precedente equazione si ottiene

tt((ttψ))+xx((xxψ))t((tψ))x((xψ))+ψ=0

e, sostituendo l'espressione della lagrangiana in ciascun termine della relazione,

tt((ttψ))=0
xx((xxψ))=xx(xxψ)
t((tψ))=t(12xψ)
x((xψ))=x(12tψ+3(xψ)2)
ψ=0

Ora, ricordando che si è definito ϕ=xψ,

xx(xxψ)=xxxϕ
t(12xψ)=12tϕ
x(12tψ+3(xψ)2)=12tϕ+3x(ϕ)2=12tϕ+6ϕxϕ

Sostituendo nuovamente nell'equazione di Eulero-Lagrange si ottiene

(xxxϕ)(12tϕ)(12tϕ+6ϕxϕ)=0,

che corrisponde esattamente alla KdV

tϕ+6ϕxϕ+x3ϕ=0

Asintoti

Si può mostrare che ogni soluzione liscia che decada abbastanza velocemente si divide sempre in una sopvrapposizione finita di solitoni che si muovono verso destra più una parte dispersiva che decade velocemente che si muove verso sinistra. Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta da Zabuski e Kruskal nel 1965[11][12].

Note

  1. Template:Cita.
  2. Template:Cita.
  3. Template:Cita libro
  4. N.J. Zabusky and M. D. Kruskal, Phy. Rev. Lett., 15, 240 (1965)
  5. Cfr. Template:Cita libro, p. 6. e Lax (1968), senza il fattore 6.
  6. Template:Cita libro
  7. Template:Cita libro
  8. Template:Cita.
  9. Template:Cita.
  10. Template:Cita.
  11. Template:Cita.
  12. Template:Cita.

Bibliografia

Voci correlate

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