Ellitticità


LTemplate:'ellitticità (appiattimento o schiacciamento, indicato con la lettera f, iniziale del termine inglese flattening) di uno sferoide oblato definisce lo schiacciamento dei poli dello sferoide rispetto al suo equatore; una sfera ha un valore di ellitticità pari a 0, mentre un disco possiede un valore prossimo ad 1, ma mai uguale ad esso.
Un pianeta, o comunque qualunque altro corpo celeste di forma sferoidale, in rotazione tende ad assumere un aspetto schiacciato, a causa della forza centrifuga, responsabile anche del rigonfiamento equatoriale.
Definizione
Ci sono differenti varianti di ellitticità o appiattimento; nel caso sia necessario evitare confusione, la prima variante viene indicata come prima ellitticità.[1][2][3][4][5]
Da un punto di vista strettamente matematico, la (prima) ellitticità è definita come:
dove e sono rispettivamente i raggi equatoriale e polare del corpo, è l'eccentricità angolare (definita come , dove è l'eccentricitàTemplate:Chiarire; oppure equivalentemente come ) e è il senoverso.
Il grado di ellitticità dipende da diversi fattori, come:
- la relazione tra la forza di gravità e la forza centrifuga;
- le dimensioni e la densità del corpo;
- la sua rotazione e la sua elasticità.
Nel caso di un corpo fluido a densità uniforme, si ha un'approssimazione in funzione della costante di gravitazione universale, , del periodo di rotazione e della densità :
Esiste anche un'ellitticità di secondo grado, (designata talvolta anche ), che è la tangente al quadrato della metà dell'eccentricità angolare:[6]
Ellitticità dei corpi celesti
Tutti i corpi celesti presentano un certo grado di ellitticità. La Terra, ad esempio, possiede un'ellitticità nel WGS84 di 1:298,257223563, che corrisponde ad una differenza tra il raggio equatoriale e il raggio polare di circa 21,385 km (0,335%), impercettibile dallo spazio; il Sole possiede un'ellitticità di 1:1000, la Luna di circa 1:900. Al contrario, Giove e Saturno possiedono un'ellitticità elevata, rispettivamente di 1:16 ed 1:10, tanto che risulta visibile già con un piccolo telescopio amatoriale.
Note
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Torge, W. (2001). Geodesy (3rd edition). de Gruyter. Template:ISBN
- ↑ Osborne, P. (2008). Template:Cita testo Chapter 5.
- ↑ Rapp, Richard H. (1991). Geometric Geodesy, Part I. Dept. of Geodetic Science and Surveying, Ohio State Univ., Columbus, Ohio. [1]
- ↑ F. W. Bessel, 1825, Uber die Berechnung der geographischen Langen und Breiten aus geodatischen Vermessungen, Astron.Nachr., 4(86), 241–254, Template:Doi; versione in inglese: C. F. F. Karney and R. E. Deakin, The calculation of longitude and latitude from geodesic measurements, Astron. Nachr. 331(8), 852–861 (2010), E-print Template:Arxiv, Template:Bibcode