Costante di Oort

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Le orbite delle stelle attorno al disco galattico, viste dal Sole, messe in grafico in funzione della longitudine galattica secondo i dati forniti dal satellite Gaia.[1][2]

Le costanti di Oort sono indicatori cinematici che si utilizzano per misurare la velocità di rotazione del Sole nel piano galattico, e la variazione della velocità di rotazione della Galassia nei dintorni del Sole e hanno le dimensioni di una velocità divisa per una lunghezza.

Esse furono introdotte dall'astronomo olandese Jan Oort nel 1927 per confermare l'ipotesi della rotazione della nostra galassia; egli le derivò dai dati di un piccolo numero di stelle del vicinato locale.[3] I valori trovati per A e B dimostravano non solo che la nostra Galassia era effettivamente in rotazione, ma anche che ruotava in modo differenziale, comportandosi come un fluido piuttosto che come un corpo solido.

Formulazione matematica

Le formule applicabili e i valori comunemente ammessi differiscono lievemente tra i vari autori. I valori più recenti sono:[4]

  • A=R2dωdR=12(dvdRvR)=15,3±0,4KmKpcs
  • B=ω+R2(dωdR)=12(dvdR+vR)=11,9±0,4KmKpcs

dove:

R = distanza Sole-centro della galassia

v = velocità orbitale del Sole nel piano galattico

ω = velocità angolare del Sole nel piano galattico

Si noti che:

BA=vR

e quindi

v=(BA)R

Per cui da A e B si può determinare la velocità del moto solare.

Note

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